Palagi e Bundu (SPC): "Le foibe per riscrivere la storia sono uno scempio della Repubblica"

"Riconosciamo la difficoltà a fare i conti con la propria storia di questo Paese, ma il problema di base è non riconoscere i crimini del cosiddetto popolo italiano, esportatore di colonialismo e violenza"

Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi e Antonella Bundu - Sinistra Progetto Comune

"Quanto si sentono sicure di loro oggi le destre, grazie al centrosinistra, pronto a sdoganare le favole degli opposti estremismi e della pacificazione della storia, per entrare nei salotti di governo e poter "finalmente" gestire il potere.

Il nostro gruppo consiliare è già oggetto di un atto della Lega, votato anche dal Partito Democratico, che condanna un'iniziativa pubblica, fatta insieme allo storico Eric Gobetti e alla storica Alessandra Kersevan. Non ci stupisce quindi leggere in Rete Civica le parole di Fratelli d'Italia, il partito che più di tutti ha voluto la creazione di una giornata che sostanzialmente serve all'estrema destra per rivendicare di essere "vittima della Repubblica".

Le complesse vicende del confine orientale meritano un nuovo rapporto con la storia e la memoria del cosiddetto popolo italiano, che sappia guardare al colonialismo che anche prima del fascismo ha macchiato il passato della nostra penisola. 

Noi esprimiamo quindi solidarietà a Tomaso Montanari e a tutte le vittime della violenza della guerra: contro la retorica dell'eroismo dei repubblichini e dei franchi tiratori, contro chi sminuisce o nega l'orrore della Risiera di San Sabba e di fatto arriva a sminuire anche la vicenda delle popolazioni esuli da Istria e Dalmazia.

Al governo ci sono personaggi che sognano di poter intitolare i luoghi con il cognome Mussolini, ma ci si permette di arrivare a condannare le parole degli intellettuali, quasi fosse una minaccia alla libertà di pensiero e di ricerca". (fdr)

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