Palagi e Bundu (SPC): "Personale dei servizi museali comunale: serve una visione"

"Confermati i tagli di questi anni, ma non si può dare la colpa alla pandemia. Che il tavolo avviato a luglio rilanci il comparto"

Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi e Antonella Bundu - Sinistra Progetto Comune

"Chi governa la città deve riconoscere centralità al personale del Comune di Firenze che opera negli spazi museali. Ci è stato confermato come oggi tali figure siano sopravvissute solo in Palazzo Vecchio, mentre mancano in tutte le altre realtà civiche.
Ricordiamo che sono ambienti dove opera anche il personale di Mus.e e quello dei soggetti vincitori dei bandi di appalto. Insomma una gran confusione, dove manca una centralità del nostro Ente.

Nel recente passato si è passati da 12 a 8 dipendenti. 5 hanno chiesto un trasferimento negli ultimi anni, senza esito positivo. Rischiano di sentirsi in trappola. Perché non si capisce quale sia la prospettiva politica perseguita.

L'Assessora oggi ci ha detto che c'è l'intenzione di tornare a integrare chi è andato via, ma a noi non risultava dalla documentazione studiata. Saremo felici di riconoscere il nostro errore, purché la discontinuità arrivi davvero. Perché il tema non può essere ridotto al blocco delle assunzioni, figurarsi se si può dare la colpa alla pandemia SARS-CoV-2.

Un tavolo, richiesto dalla RSU, è partito il 4 luglio 2023. Bene, si proceda dando centralità alla dignità di chi ogni giorno vorrebbe capire che ruolo ha nell'Amministrazione. Si tratta di lavoratrici e lavoratori a cui vanno garantiti corsi di aggiornamento nell'ambito delle lingue e della storia dell'arte, a cui dare il ruolo di rappresentare il Comune di Firenze in un ambito considerato imprescindibile, non solo sul fronte del turismo.

Sono lavoratrici e lavoratori che devono essere centrali in qualsiasi progetto, anche nell'interlocuzione con Mus.e e le ditte in appalto". (fdr)

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