Palagi e Bundu (SPC): "Regolamento biblioteche: dopo due anni l'unica novità è la chiusura verso la sinistra"

"Una delibera attesa, saltata a fine consiliatura per mancanza di documentazione, che doveva tutelare i servizi bibliotecari ma ha ignorato gli emendamenti già votati dal Consiglio comunale a tutela di chi lavora"

Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi e Antonella Bundu - Sinistra Progetto Comune

"I servizi bibliotecari sono essenziali? Sì, come lo è la cultura nella nostra città. Per questo riteniamo che sia stato un errore gestirli con gli appalti, invece che con adeguati investimenti e assunzioni, mentre oggi la priorità assoluta deve essere la tutela di chi già opera nel settore.

A fine della scorsa consiliatura, questa stessa delibera era saltata per l'assenza di documentazione, come denunciato da Firenze Riparte a Sinistra: un rispetto delle regole che ancora non viene accettato dalla maggioranza, molto nervosa in aula. Sono due giorni che da parte del Partito Democratico c'è fatica nel garantire le presenze necessarie per votare atti importanti, immaginiamo che sia più questo che il caldo a innervosire il centrosinistra.

Nel merito siamo soddisfatti che sia stato accolto di rivedere il linguaggio del regolamento con attenzione alla parità di genere, mentre prendiamo atto di come emendamenti già votati nel 2019, a tutela di chi lavora e delle mansioni svolte, siano stati invece respinti. Sono passati due anni e sostanzialmente è stato riproposto lo stesso testo, senza novità: meno male che era una priorità... Anzi una novità c'è: la chiusura della maggioranza verso le proposte della sinistra, già accolte nella precedente consiliatura. Non abbiamo quindi potuto votare a favore, scegliendo l'astensione.

Adesso verificheremo i margini di confronto sul rilancio dei servizi bibliotecari e l'internalizzazione, tutelando il personale già impiegato. Non ci sottrarremo a nessun confronto, lo abbiamo dimostrato concretamente in questi due giorni". (fdr)

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