Palagi e Bundu (SPC): "Se il Comune di Firenze scarica i problemi sul personale dipendente"

"Una nota di questi giorni chiede al personale fragile di modificare alcuni comportamenti, rivolgendosi in modo generico a tutte le direzioni, arrivando persino a ignorare le peculiarità dei gruppi consiliari. Prosegue un atteggiamento sbagliato da parte del governo di Palazzo Vecchio"

Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi e Antonella Bundu - Sinistra Progetto Comune

"Le lavoratrici e i lavoratori in condizioni di fragilità sono al centro di interrogazioni e particolare attenzione dall'inizio di questa pandemia, anche grazie alle denunce delle organizzazioni sindacali. Se ad alcune persone si è richiesto di tornare in servizio, con scarso preavviso e portando di fatto, in alcuni casi, a un uso improprio delle ferie, ecco arrivare ora una nuova circolare per chi prosegue a lavorare in cosiddetto “home working”.

Dal testo appare una situazione densa di criticità: ma il Sindaco e la Giunta non ci avevano raccontato che il passaggio alle nuove modalità di lavoro era stato eccezionale e positivo? Dopo 18 mesi quali sono le problematiche più rilevanti che spingono a utilizzare toni così drastici? Inoltre ci pare di leggere nelle parole del Direttore Generale un'impostazione che scarica sul personale dipendente i problemi organizzativi, che semmai sono da imputare al livello dirigenziale e all’Amministrazione ...perché è chi comanda e chi governa che decide come si lavora, no?

Dalla circolare sembra che la questione da risolvere sia la reperibilità di chi lavora, con una standardizzazione degli orari che nulla ha a che vedere con le linee generali proprie del cosiddetto “smart working”, anche nella versione “home”, e che - soprattutto - è estesa genericamente a tutte le direzioni, arrivando a ignorare le peculiarità proprie dei gruppi consiliari, che dipendono dal Presidente del Consiglio e non dal Direttore generale. 

In effetti, nel Comune di Firenze non è raro avere il dubbio che ci si dimentichi dell'esistenza del Consiglio, orpello democratico del passato di cui non ci si riesce a liberare. A quanto ci risulta ci son problemi più seri, tra cui anzitutto la generalizzata carenza di organico, l'assenza di figure dirigenziali e funzionariali, il ricorso sistematico a incarichi fiduciari esterni all'ente, la mai risolta problematica della gestione e della programmazione del lavoro, insieme ai rapporti critici con le rappresentanze delle classi lavoratrici.

La guerresca epopea anti-covid-19 scade così nell’immagine scialba di generali che danno fantasiosi ordini agli ufficiali su come controllare i soldati...". (fdr)

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