Palagi e Bundu (SPC): "Studentato in via Pietrapiana: un'offesa alla città"

"Ad aprile i movimenti per i diritti all'abitare e il nostro gruppo avevano chiesto conto del futuro dell'ex Palazzo delle Poste. Le risposte in questa città le danno i privati, non la Giunta"

Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi e Antonella Bundu - Sinistra Progetto Comune

"Ad aprile i movimenti per il diritto all'abitare erano arrivati davanti alle poste in via Pietrapiana: un edificio costruito su progetto dell'architetto Michelucci, la cui fondazione ha un ruolo nel supervisionare le trasformazioni dell'edificio. Il Sindaco parla spesso di "riportare la residenza in centro", ma solo il 15% dell'immobile conserverà questa funzione, mentre il 35% è destinato al commerciale e ben il 50% al direzionale, in cui rientrano evidentemente i 200 posti di studentato annunciati da CBRE, che ci fornisce più informazioni di quanto non faccia chi governa la città.

Mesi fa avevamo chiesto alla Giunta se avesse intenzione di confrontarsi sul futuro di quella parte della città, prendendo atto anche della storia importante del territorio: sostanzialmente nessuna risposta politica ci è mai stata data, mentre gli uffici hanno dato riscontro alle domande tecniche che avevamo posto. Fateci capire, care colleghe e cari colleghi della maggioranza: a Firenze le cose le decidono i privati che fanno della città un'occasione di profitto, mentre la politica si sottrae da qualsiasi confronto? Così ci avviciniamo al nuovo piano operativo? 
L'ennesimo studentato in un edificio storico? Che fine ha fatto il percorso partecipativo nella progettazione della pedonalizzazione della piazza e che tipo di residenza sarà quella del 15% di sopravvivenza prevista?

Proprio stamani è andato "in scena" l'ennesimo sgombero, mentre gli sfratti hanno drammaticamente ripreso le loro esecuzioni con forza pubblica.
Si tratta di uno studentato che offende la città, nei modi in cui viene reso noto e nel merito dell'ennesima trasformazione a favore della mercificazione di Firenze". (fdr)

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