Palagi (SPC): "Spostiamo un po' di gente che si fa spazio a Pitti"

"Per chi vive la città tutti i giorni, abitando e lavorando, andando a scuola o a fare la spesa, gli “eventi” come “Pitti” hanno un vago sapore ottocentesco, per cui la gente “ordinaria” può essere spostata ad uso dei visitatori, come accade in questi giorni in Via Mannelli, che viene trasformata in un hub ad uso della città vetrina, temporanea, caotica, travolgente. Così, per fare fronte al groviglio di taxi, ncc, bussini e navette private che la kermesse impone, si fa terra bruciata. Come pure, tanto per non mescolare l’utenza ordinaria del bus urbano con quella dell’evento, si spostano anche le fermate di 17 e 20 dalla Fortezza.

Quale sia il valore economico della moda per Firenze è noto, anche in termini di occupazione e ricadute, ma che non sia possibile integrare le diverse funzioni in un piano organico ci pare impossibile. Eppure è così. La città più che ospitale è prona, in balia di flussi di turisti di ogni tipologia, al limite della compatibilità con la residenza e l’utenza ordinaria. Per ogni eventualità, la città viva si piega alle necessità della città vetrina, alla città del consumo, fintanto che non si sarà consumato anche l’irriproducibile e l’ordinary people sarà stata tutta espulsa, in un modo o nell’altro, dalla propria città.

Così oggi depositiamo l’ennesima interrogazione per domandare “perché”, ma già immaginiamo quali saranno le risposte possibili". (fdr)


Questo il testo dell’interrogazione:

Oggetto: sposta la gente dalla stazione, che arriva Pitti

Il sottoscritto Consigliere comunale,

Richiamate le diverse notizie di stampa in merito ai numerosi disagi che la gestione logistica dell’evento di “Pitti Immagine”, tra cui, ex multis, “Divieto di sosta per Pitti, la via diventa un hub. Manca il sottopasso per il piazzale e così l'uscita della stazione diventa uno scambiatore urbano fra il treno ed i mezzi diretti alla fiera” (QUI news Firenze.it, 8 gennaio 2020);

Sottolineato quindi come siano “[…] tornati come ogni anno i cartelli stradali davanti alla Stazione di Campo di Marte per invitare gli automobilisti a lasciare liberi gli stalli durante la rassegna Pitti Uomo che apre nei prossimi giorni alla Fortezza da Basso di Firenze. La segnaletica, predisposta proprio davanti agli uffici della Direzione Mobilità del Comune di Firenze, trasforma Via Mannelli in uno scambiatore, un hub del trasporto urbano tra fermate di taxi, ncc, autobus e navette private”;

Evidenziato quindi come il sovrapporsi caotico di funzioni, senza una chiara logica di piano, sostenuto da un susseguirsi di provvedimenti temporanei per adattare lo spazio alle funzioni, generi evidenti disservizi ai residenti e agli utenti abituali;

Ricordato come tali esigenze di sacrificare la città degli abitanti e dei lavoratori alla logica della città vetrina del lusso si ripropongano ben oltre quello che sarebbe auspicabile anche per l’economia della città, in una logica di overtourism di sfruttamento esasperato;

INTERROGA L’AMMINISTRAZIONE PER SAPERE

Perché l’A.C. non abbia ancora affrontato confacentemente la contestualizzazione degli eventi come “Pitti” in città, considerando sempre come sacrificabili le esigenze di residenti e lavoratori;

Se sia intenzione dell’A.C. cogliere l’occasione per dare una sistemazione più funzionale e definitiva allo spazio antistante la Stazione ferroviaria di Campo di Marte, lato Via Mannelli, in considerazione del fatto che il collegamento con il lato stadio non è agevole almeno per una parte dell’utenza.

Il Consigliere comunale,

Dmitrij Palagi

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