Palagi (SPC): "Ultimo giorno di scuola: sul voto contrario di ieri rispetto alla proposta della maggioranza"

Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi, Sinistra Progetto Comune

"La politica non c'entra. La scuola non c'entra. Così ci è stato detto. Ma ieri il Consiglio Comunale di Firenze, con un solo voto non favorevole (di Sinistra Progetto Comune) ha votato un atto che chiede alla Giunta e al Sindaco di promuovere appuntamenti di festa presso gli edifici scolastici, in occasione dell'ultimo giorno di scuola. 

La relazione e la socialità sono parte importante dei percorsi di formazione e di crescita. Proprio per questo ci sembra sbagliato il segnale lanciato dalla politica in una situazione drammatica come quella vissuta dalla scuola in questi mesi. La didattica a distanza non si è potuta sviluppare in modo adeguato e rappresenta una difficoltà molto forte, non un'opportunità.

Il Partito Democratico governa a livello comunale, regionale e nazionale. Forse dovrebbe dare indicazioni precise su come garantire la ripresa delle scuole a settembre, individuando soluzioni in termini di spazi scolastici, edilizia, assunzioni del personale e procedure per garantire la sicurezza di chi opera in questo ambito. Se la politica voleva proporre momenti di socialità attenti alle bambine e ai bambini, poteva farlo senza farli ricadere sulle spalle delle scuole, dove la socialità si deve sviluppare in dialogo con i percorsi didattici e non può essere ridotta a una festa isolata, mentre tutto ciò che ha a che fare con la didattica sembra crollare.

Ieri il nostro intervento è stato evidentemente frainteso. Siamo stati accusati di adultocentrismo. Peccato. Volevamo garantire la necessità di un'attenzione maggiore proprio a quei percorsi di crescita e di inclusione che ad esempio non garantiscono i centri estivi a chi ha i genitori in lavoro agile (a proposito di adultocentrismo che pensa ai servizi senza pensare ai bisogni delle bambine e dei bambini).

Comunque avevamo previsto il rischio di vedere fraintesa la nostra posizione, ma non per questo rinunciamo al tentativo di spiegarla. Domani, come nei giorni passati e in quelli che verranno, saremo al fianco dei nuclei familiari e di quelle classi lavoratrici che garantiscono un servizio pubblico colpito da decenni di tagli e disinvestimenti, in modo purtroppo fin troppo eroico". (fdr)

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