“La risposta a una nostra interrogazione ci conferma tutte le perplessità per l'assenza di ascolto del Consiglio comunale, che aveva dato indicazioni precise per gli appartenenti al corpo della Municipale”
“Ricordiamo come un anno fa, in Consiglio comunale, si fosse registrata una convergenza sulla necessità di investire per la realizzazione di armadietti blindati capaci di permettere alle lavoratrici e ai lavoratori della Polizia Municipale di non portare l’arma in dotazione all’interno delle proprie abitazioni e di poterla lasciare in sicurezza nei propri uffici.
Il principio – proseguono i consiglieri di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagiu e Antonella Bundu – per noi è chiaro: quando si è fuori servizio si deve avere diritto di avere un pensiero in meno (soprattutto per chi abbia dei bambini), oltre al criterio di avere meno fattori di rischio possibile in circolazione.
La richiesta viene dai lavoratori e dalle lavoratrici stessi, spesso "utilizzati" dalla politica e dalle istituzioni per facile consenso (anche se poi chi lavora "per la strada" si sente spesso lasciato a sé stesso).
A una nostra interrogazione ci è stato risposto che al momento le risorse a disposizione sono finalizzate ad acquistare nuovi capi di vestiario (di cui non ci risulta effettivamente esserci abbondanza, anzi) e buffetteria. Il fatto però è che non ci si dovrebbe ritrovare a escludere una necessità per ragioni di bilancio, perché un bisogno reale è un bisogno reale. Altro che fucili a pompa, telecamere e giubbotti antiproiettile da operazioni speciali.
A questo punto – concludono Palagi e Bundu – ci riserviamo di riproporre al consiglio un atto di indirizzo che confermi quello che un anno fa veniva dato per certo, da un Partito Democratico che ora dovrebbe chiedere conto a chi governa la Città per non rispettare gli impegni presi, soprattutto davanti a lavoratori e lavoratrici che svolgono spesso compiti disagiati”. (s.spa.)