Segnalatore uditivo in via Pier Capponi. Dmitrij Palagi e Antonella Bundu (Sinistra Progetto Comune): “L’appello di una madre che non deve restare inascoltato”

“Lo studente con difficoltà visive per cui è stato richiesto un segnalatore uditivo rischia di fare in tempo a raggiungere l’età pensionabile. Sindaco e Giunta non restino indifferenti. Presentata un'interrogazione urgente”

“Questa mattina l’applicazione di Ataf ha rilasciato una nota dal titolo “dal 05/10 servizi più accessibili per i passeggeri con disabilità visiva”.

Purtroppo – sottolineano Dmitrij Palagi e Antonella Bundu di Sinistra Progetto Comune – suona come una beffa. Perché la comunicazione arriva il giorno dopo il riscontro dato dalla stampa all’appello urgente di una madre per il figlio non vedente. Basterebbe un segnalatore uditivo a un’installazione semaforica di via Pier Capponi per permettere al ragazzo una maggiore autonomia in termini di mobilità. Raggiungerebbe così la fermata dell'autobus senza rischiare durante l'attraversamento pedonale della strada.

La richiesta sarebbe giunta all’Amministrazione comunale, che però avrebbe rimandato tutto alla contestuale realizzazione delle nuove linee tramviarie. Ma quali sarebbero i tempi? Perché lo studente rischia di fare in tempo a raggiungere la pensione, “riforma Fornero2 compresa...

L’Amministrazione vanta spesso di essere attenta ai bisogni delle persone. Non di rado ci capita di contestarla proprio su questo punto. Vorremmo che questo non fosse l’ennesimo caso. Anche se siamo abituati ai tempi incerti e ai limiti dell'infinito, come per una nuova installazione semaforica richiesta da mesi e ancora in sospeso.

Qui però si parla della vita quotidiana di uno studente e di sua madre. Del diritto alla possibilità di muoversi in autonomia e in sicurezza. A partire da un semplice gesto, non sufficiente in generale, ma fondamentale nel caso particolare.

Leggere una denuncia così urgente sulle reti sociali – concludono Bundu e Palagi – e ripresa dalla stampa è indicativa di un vuoto della politica e delle istituzioni, distante dalle quotidiane difficoltà di chi vive la nostra città”. (s.spa.)

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