Sgombero di via Baracca. Palagi e Bundu (SPC): "Dalla parte delle persone sgomberate"

"Il Comune non può dire che non ha competenza: sono vite presenti sul suo territorio. Inutile piangere chi muore in mare se poi si lasciano allo sbando decine di esistenze"

"Ci uniamo alle parole di MEDU (Medici per i Diritti Umani), intervenuti oggi allo sgombero di via Baracca, rispetto alla denuncia di quanto avvenuto nella nostra città in queste ore. Lo Stato ordina di togliere un tetto sopra la testa a intere famiglie - spiegano Antonella Bundu e Dmitrij Palagi di Sinistra Progetto Comune - e il Comune resta in silenzio, scarica ogni responsabilità e si limita a mitigare le conseguenze, offrendo soluzioni parziali, a meno persone che può e senza nessun orizzonte di medio periodo. Come gruppo consiliare eravamo presenti anche in questa occasione, andata in scena nonostante il blocco degli sfratti di cui le istituzioni si riempiono la bocca. Riteniamo grave che non ci fosse nessun servizio di mediazione e che ancora una volta si sia consumata un'azione con caratteri fortemente repressivi, che nel migliore dei casi "spostano" le questioni, ma più spesso aggravano le situazioni di fragilità. Continueremo a essere al fianco delle persone in condizione di bisogno e di chi lotta per i diritti alla casa e all'abitare: ci stupisce che nonostante la pandemia il Comune di Firenze prosegua nella sua abituale decisione di nascondersi dietro a una vuota legalità, che nega i diritti umani in nome della legge. La politica - concludono Bundu e Palagi - serve a rendere migliore i territori che viviamo, non a negare la dignità delle persone". (s.spa.)

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