Sinistra Progetto Comune, mozione per "impedire celebrazioni fasciste nelle date della Liberazione"

Queste le dichiarazioni dei consiglieri del gruppo Sinistra Progetto Comune Antonella Bundu e Dmitrij Palagi 

"L'11 agosto è la giornata in cui tutta la Città festeggia la propria Liberazione, con l'orgoglio di essere Medaglia d'Oro della Resistenza. Si tratta di una data in cui però a Trespiano si sceglie di offendere la memoria antifascista, come accade anche il 25 aprile, da parte di alcune organizzazioni di destra. 

11 agosto e 25 aprile sono ricorrenze centrali per la nostra Repubblica e il nostro Comune.

Bene ha fatto l'ANPI a chiedere a Sindaco, Prefettura e Questura di impedire cerimonie al di fuori del campo costituzionale. 

Cogliamo il loro invito quindi per presentare una mozione che impegni l'Amministrazione a impedire il tenersi di manifestazioni "nostalgiche" nei confronti di un passato che la nostra Repubblica ha faticosamente riscattato. In campagna elettorale abbiamo ascoltato parole importanti da parte del Sindaco Nardella, confidiamo che sarà coerente con il profilo scelto". (fdr)


Segue il testo della mozione


Mozione

Oggetto: impedire celebrazioni fasciste nelle date della Liberazione


IL CONSIGLIO COMUNALE

CONSIDERATA la legge 645/1952, dove si prevede una punizione per chiunque “pubblicamente esalta esponenti, principii, fatti o metodi del fascismo oppure le finalità antidemocratiche proprie del partito fascista”;

EVIDENZIATO come il 25 aprile e l’11 agosto siano le date in cui si celebrano rispettivamente la Liberazione del Paese e della nostra Città, Medaglia d’Oro della Resistenza;

PRESO ATTO del ripetersi delle manifestazioni che si svolgono al cimitero di Trespiano nelle due ricorrenze, in memoria di chi scelse di combattere per l’occupante nazista e la Repubblica di Salò durante il 1944;

CONSIDERATI gli appelli per impedire il ripetersi di queste provocazioni alla memoria antifascista e alla storia della Città;

VISTA anche la Sentenza del 15/05/2019, della Cassazione penale, sez. I, n° 21409, in cui si definisce il “saluto fascista” come “manifestazione esteriore tipica di un’organizzazione politica perseguente finalità vietate, ai sensi della L. 13 ottobre 1975, n. 653, art. 3”;


 

IMPEGNA L’AMMINISTRAZIONE E IL SINDACO

A intraprendere ogni percorso necessario, confrontandosi con la Prefettura e la Questura, perché sia impedita la celebrazione del fascismo all’interno del Cimitero di Trespiano con cortei e manifestazioni organizzate al di fuori di quanto stabilito dalla nostra Costituzione e dalla Legge.


 

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