L’atto proposto da Leonardo Calistri, presidente commissione Ambiente
Solidarietà verso le popolazioni indigene e sostegno alla loro battaglia per riaffermare il diritto alla loro terra e cultura che coincide con quello di tutti i popoli e la salvaguardia del futuro del pianeta. Ma anche l’impegno a proseguire nell’opera di riduzione dei rifiuti, di sensibilizzazione al riuso e progressiva dismissione delle plastiche, di diffusione della cultura ambientale e della sostenibilità nelle scuole cittadini. Sono gli obiettivi che si pone l’ordine del giorno approvato nella seduta odierna del Consiglio comunale, a margine dell’intervento del leader della popolazione Huni Kuin, tra le maggiori dell’Amazzonia. “Oggi le parole del leader Sia Huni Kuin ci hanno fatto capire che l’Amazzonia non è così lontana. - fa presente Leonardo Calistri, presidente commissione Ambiente e proponente dell’ordine del giorno, firmato anche dai colleghi Pd Renzo Pampaloni, Benedetta Albanese, Letizia Perini – E’ la foresta pluviale più importante al mondo, ha un ruolo fondamentale per l’equilibrio del pianeta e ora è letteralmente sotto attacco, a causa anche delle politiche ‘sovraniste’ del presidente del Brasile che non tutela come dovrebbe questa vera e propria ricchezza. Sulla vicenda del cambiamento climatico e del riscaldamento globale non può esserci lieto fine se non si protegge l’Amazzonia. - prosegue Calistri - Dobbiamo riaffermare con forza i diritti di queste popolazioni, per la loro terra, la loro cultura e spiritualità, non solo a parole ma con una conversione culturale, per non tradire i nostri giovani, il loro futuro, il nostro pianeta che è la nostra casa comune. Il Comune da tempo sta facendo la propria parte, l’amministrazione ha aderito al Patto europeo dei sindaci per l’energia e il clima e al protocollo ‘Plastic free challenge’ e a inizio legislatura è stata lanciata simbolicamente la dichiarazione per lo Stato di emergenza climatica”. “Portare avanti con ancora più forza le politiche ambientale è quanto mai necessario e urgente. Mai come adesso dobbiamo pensare globale e agire locale”, conclude Calistri. (sa. ca.)