SPC. Via libera dal Consiglio comunale alla risoluzione per la libertà di informazione e l’espressione di solidarietà a Julian Assange

Il gruppo consiliare di Sinistra Progetto Comune ha ottenuto la votazione della risoluzione per la libertà di informazione e l’espressione di solidarietà a Julian Assange, approvata nella seduta odierna senza espressioni di contrarietà, grazie agli emendamenti presentati dal gruppo del Partito Democratico. Qui sotto il testo.

 

IL CONSIGLIO COMUNALE


Appreso dalla stampa di come il giornalista e fondatore di WikiLeaks possa essere facilmente estradato negli Stati Uniti a seguito dell’autorizzazione in tal senso da parte del governo britannico;

Ricordato infatti che:
· la Corte suprema inglese ha respinto il ricorso dei legali del giornalista;
· il giornalista Assange, ottenute informazioni riservate, le ha pubblicate secondo la normale deontologia professionale della professione, anche in considerazione del fatto che ciò non costituiva un potenziale maggior pericolo per gli interessati e che i fatti riportati resocontavano di violazioni di norme del diritto internazionale e nazionale dei diversi Paesi coinvolti;

Ricordato infatti, come riportato dalla fonte di stampa di cui sopra, che “[…] in primo grado la giudice Valeria Baraister aveva negato l’estradizione, sulla base delle condizioni di salute e psichiche dell’attivista australiano – che ha trascorso sette anni come rifugiato nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra e poi altri tre nel penitenziario di massima sicurezza londinese del Belmarsh in attesa di giudizio, malgrado nel frattempo fossero cadute le controverse accuse di stupro presentate parallelamente nei suoi confronti dalla magistratura svedese – e di una perizia che lo indicava a rischio di suicidio se consegnato agli Usa. Ma a dicembre la Corte d’Appello aveva modificato la sentenza a suo sfavore, accettando le rassicurazioni delle autorità americane che sulla carta si sono impegnate a evitargli la reclusione in isolamento in un carcere duro, ipotizzando pure la possibilità di una condanna inferiore al massimo della pena teorico e l’ipotetica opportunità di lasciargli più avanti scontare parte di un’eventuale condanna in Australia, suo Paese natale;

Sottolineate quindi le posizioni assunte dalle Associazioni per la tutela dei diritti umani come Amnesty International o Reporters Sans Frontiers, che segnalano una forma di persecuzione, di vendetta politica, oltre che di minaccia alla libertà d’informazione giornalistica, dato che Assange ha informato i lettori di tutto il mondo di gravi violazioni dei diritti umani e degli ordinamenti dei Paesi coinvolti;

Ricordato che l’Ordine nazionale dei giornalisti ha deliberato all’unanimità di dare la tessera onoraria a Julian Assange.

ESPRIME

La propria solidarietà e vicinanza al giornalista australiano e alla sua famiglia;

RICONOSCE LA FUNZIONE INFORMATIVA

svolta dalle campagne delle organizzazioni internazionali, quali Amnesty International e Reporters Sans Frontiers, per la tutela della libertà d’informazione nel mondo, esemplarmente messa in pericolo da vicende come quella di Julian Assange;

ESPRIME

La propria riprovazione verso qualunque decisione che preveda la possibilità di censurare l’informazione libera e corretta di fatti ed atti compiuti in violazione delle norme in materia di tutela delle libertà fondamentali, di diritti civili, del diritto ad informare e ad essere informati correttamente.

(s.spa.)

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