Stadio. Dmitrij Palagi e Antonella Bundu (Sinistra Progetto Comune) e Roberto De Blasi (Capogruppo Movimento 5 Stelle): “Soldi pubblici e priorità all’ambiente, non al profitto privato”

“Se il progetto deve essere ridimensionato, è necessario un chiaro ruolo del Comune, secondo priorità precise”

Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi e Antonella Bundu, consigliere e consigliera comunali di Sinistra Progetto Comune, Roberto De Blasi, capogruppo comunale Movimento 5 Stelle, Francesca Cavarocchi, Francesco Torrigiani e Massimo Torelli di Firenze Città Aperta, Firenze Possibile, Caterina Arciprete e Giovanni Graziani di Ecolò, Andrés Lasso del coordinamento fiorentino 2050

“Scegliere di rendere opzionale l’installazione di pannelli fotovoltaici conferma un’impostazione sbagliata di questo Sindaco sulla vicenda stadio. Quando nel 2019 veniva proposta l’idea di un concorso internazionale per il Franchi, il Partito Democratico era ancora convinto di voler separare la Fiorentina dal quartiere di Campo di Marte (prima per Castello, poi per l’area Mercafir).
Poi è arrivata la pandemia e la possibilità di accedere ai fondi del PNRR. In maniera frettolosa, e senza adeguati approfondimenti, si è scelto di procedere scontentando un po’ tutte le parti, ma con un evento mondano e mediatico nel Salone dei Cinquecento.
Cambiato il Governo, sono venuti meno una parte dei soldi (almeno per ora). Quindi si è scelto di procedere per lotti. Rendendo opzionali i pannelli fotovoltaici.
Di fronte a questa situazione, ritenendo gravi le posizioni espresse da Italia Viva, ribadiamo la nostra posizione, a differenza di altri, che pure ambirebbero a governare Firenze ma sul tema tacciono, forse per non imbarazzare l’attuale esecutivo nazionale, divenuto corresponsabile insieme al Sindaco.
I soldi individuati per Campo di Marte non devono essere persi, anche perché siamo a fine consiliatura ed è facile inventarsi un rimpallo di responsabilità tra i diversi livelli istituzionali coinvolti. Il progetto va rivisto su importi diversi, dando massima tutela proprio agli aspetti più innovativi sul piano ambientale che hanno contribuito a far vincere il progetto ARUP (e sapendo coinvolgere chi ha mosso critiche puntuali sul progetto). Tra questi la costruzione del fotovoltaico può portare benefici all’intero quartiere, come il dibattito sulle Comunità Energetiche Rinnovabili dimostra.
Invece che rinunciare agli aspetti innovativi, occorre piuttosto verificare la possibilità di tagliare sugli spazi che non hanno finalità sportiva, visto che si sta parlando di un investimento pubblico su una proprietà pubblica”. (s.spa.)

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