Texprint. Dmitrij Palagi e Antonella Bundu (Sinistra Progetto Comune) e Lorenzo Ballerini (Campi a Sinistra): “Le istituzioni devono chiedere scusa”

“Esprimere sostegno alla GKN e sgomberare lavoratori e lavoratrici in sciopero della fame davanti a un Comune sono comportamenti incompatibili tra loro. Basta ipocrisie”

“Da oltre 300 giorni va avanti il presidio davanti alla Texprint: da tre giorni – ricordano Dmitrij Palagi e Antonella Bundu di Sinistra Progetto Comune e Lorenzo Ballerini di Campi a Sinistra –  era iniziato uno sciopero della fame con presenza davanti al Comune di Prato, per ottenere un confronto con il Sindaco.

La risposta? Prime le multe e questa notte uno sgombero con la forza, portando in Questura a Prato le persone svegliate con la violenza di stato.

Chiediamo a tutte le istituzioni che si sono espresse a sostegno della lotta GKN di fare lo stesso con la vertenza Texprint: altrimenti sarà più debole anche l’impegno per lo stabilimento di Campi Bisenzio.

La retorica della legalità deve valere per i legami tra economia di mercato e criminalità organizzata, di cui si parla nelle relazioni ufficiali da ormai decenni.  Se la si applica a chi chiede di vedere rispettata la propria dignità, reprimendo pacifiche proteste, non c’è liceità nelle decisioni prese.

Oggi abbiamo raggiunto il presidio spontaneo partito davanti alla Questura di Prato per chiedere la libertà delle persone fermate. 

Quanto – concludono Palagi, Bundu e Ballerini – è successo stanotte alle persone in lotta per la vertenza Texprint è una barbarie inaccettabile. Esprimiamo solidarietà a loro e al Si Cobas che sostiene questa lotta”. (s.spa.)

Presidio alla Texprint
Scroll to top of the page