Toponomastica. Dmitrij Palagi e Antonella Bundu (Sinistra Progetto Comune): “Il nuovo regolamento peggiora i difetti di quello precedente, ma riconosce la questione di genere”

“Sbagliata la scrittura dell'atto, che si dimentica del linguaggio di genere... accolte alcune nostre proposte migliorative ma nel complesso rimangono tutti i problemi di quello precedente, in alcuni casi aggravati”

A differenze delle destre salutiamo positivamente l'attenzione alla questione di genere. Peccato – sottolineano i consiglieri di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – che il nuovo regolamento ignori il linguaggio di genere, ma bene che la Giunta abbia detto che porrà rimedio a questo errore (si riconosce il problema ma non il merito di chi lo ha segnalato, con il nostro ordine del giorno su questo bocciato).

Accolto il nostro emendamento che ha tolto al dirigente tecnico la responsabilità di voti politici, come invece inspiegabilmente si era voluto fare.

Resta un impianto sbagliato, che svilisce un ruolo del Consiglio comunale già indebolito dall'elezione diretta del Sindaco.

Restiamo in attesa di vedere che fine faranno le nostre indicazioni di tempi certi. Intanto – proseguono Bundu e Palagi – abbiamo ottenuto che entro tre mesi dal primo consiglio comunale dopo le elezioni si debba riunione la Commissione (cosa mai successa negli ultimi decenni, anche perché Renzi aveva praticamente deciso di disconoscerne il ruolo). Con un ordine del giorno abbiamo chiesto che il nuovo corso inizi entro luglio.

Perché il rapporto tra l'Amministrazione e la Commissione Toponomastica è degna di una striscia di Bonvi dedicata alle Sturmtruppen”. (s.spa.)

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