Un giardino in memoria di Enzo Bonaventura a 70 anni dalla morte. La cerimonia di intitolazione, in via Gino Capponi, si è svolta oggi alla presenza, tra gli altri, dell’assessore alla Toponomastica e del Rettore dell’Università degli Studi di Firenze Luigi Dei. Bonaventura fu docente di Psicologia all’Università di Firenze, dalla quale fu espulso nel 1938 a causa delle leggi razziali. A lui è stato intitolato il giardino di via Gino Capponi interno ai locali dell’Università.
Secondo l’assessore alla Toponomastica si tratta di un modo per ricordare la figura di un illustre accademico fiorentino, espulso dall’insegnamento a causa delle atroci leggi razziali. Un’iniziativa per mantenere viva la memoria, anche attraverso la toponomastica, del grande ruolo di Bonaventura nel panorama della psicologia fiorentina e del suo allontanamento dall’Ateneo nel 1938.
“Enzo Bonaventura ha fatto parte della storia dell’Università di Firenze dalla quale è stato allontanato a causa delle leggi razziali – ha detto il rettore Dei -. L’intitolazione al grande professore e illustre ricercatore di Psicologia di uno spazio frequentato quotidianamente dagli studenti rappresenta un’occasione per tenere alta la memoria di ciò che accadde e che potrebbe di nuovo accadere”.
La scelta di dedicare un’area pubblica a Enzo Bonaventura fa seguito anche alla richiesta presentata da David Meghnagi, professore presso l’Università degli Studi Roma Tre e direttore del Master Internazionale sulla Shoah. L’iniziativa ha il sostegno dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane. Enzo Bonaventura, nato a Pisa nel 1891 e formatosi a Firenze al laboratorio di Psicologia sperimentale, sotto la guida di Francesco De Sarlo, fu docente di Psicologia alla facoltà fiorentina di Lettere fino al 1938 quando fu espulso dall’Ateneo a causa delle leggi razziali. Si rifugiò in Palestina, alla Hebrew University di Gerusalemme, dove fondò il Dipartimento di Psicologia. La sua vicenda si inserisce in quella della psicologia fiorentina, settore all’avanguardia all’inizio del ‘900 ma in seguito sotto pesante attacco ad opera del fascismo. (sc)