Verso la rinascita di San Salvi: studentato pubblico, housing sociale, arte e cultura, servizi per la città

Approvati in Giunta i progetti di fattibilità economica per i padiglioni 33, 34 35 e 37 per la candidatura a fondi FESR

Funaro: “Grande operazione di trasformazione urbana che da’ risposte su temi importanti come quello dell’abitare”

Uno studentato pubblico da circa 30 posti, housing sociale con 12 alloggi ma anche funzioni aperte al pubblico come sale studio e biblioteca. E poi arte e cultura, con la creazione di uno spazio espositivo per le opere di ‘art brut’ prodotte dal centro espressivo La Tinaia. Si compie un ulteriore passo in avanti verso la rinascita del complesso di San Salvi e la sua restituzione completa alla città. La giunta comunale ha approvato infatti una delibera della sindaca Sara Funaro che contiene i progetti di fattibilità economica per i padiglioni 33, 34, 35 e 37, propedeutici alla candidatura a fondi Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale 2021-2027). L’operazione di riqualificazione, infatti, rientra tra le strategie territoriali selezionate dalla Regione Toscana per l’ammissione al Programma Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale 2021-2027), nello specifico la strategia n. 9 Rigenerazione urbana del complesso di San Salvi - riqualificazione dei padiglioni 33-34-35-37 e dei loro spazi verdi di pertinenza, per finalità di housing, servizi e attività culturali. 

“Quella che riguarda San Salvi è una grande operazione di rigenerazione urbana per restituire ai fiorentini una parte di città importante, destinandola a diverse funzioni pubbliche . – sottolinea la sindaca Sara Funaro – La delibera che abbiamo approvato è un passo ulteriore verso la rinascita del complesso, riguarda un’area di circa 5mila metri quadri di cui 1900 saranno destinati a studentato pubblico e 1500 ad alloggi sociali, per fornire così risposte concrete a un tema a cui teniamo moltissimo che è quello dell’abitare in tutti i suoi aspetti, compreso quello che riguarda gli studenti universitari. Ci sarà anche un’attenzione importante a valorizzare il percorso di ricerca artistica compiuto dal centro la Tinaia, e più in generale la volontà di destinare il complesso a funzioni pubbliche, a cui si aggiunge il recupero delle aree circostanti gli edifici con percorsi pedonali e ciclabili e la riconnessione con il verde esistente. Un progetto di ampio respiro, insomma, che da’ risposte alla città sotto diversi aspetti e preserva la vocazione sociale e culturale di questa struttura”. 

"Da un lato, lavoriamo per mantenere viva la memoria della nostra città, riqualificando immobili che racconta la nostra storia - ha dichiarato l'assessore al patrimonio Dario Danti - dall’altro, guardiamo al futuro, creando spazi funzionali che rispondano alle esigenze della comunità e che promuovano una crescita sostenibile. Attraverso il patrimonio immobiliare pubblico non solo diamo valore al territorio, preservando e valorizzando, con funzioni pubbliche, il patrimonio storico, ma lo trasformiamo anche in un motore di sviluppo urbano e sociale".


Entrando nel dettaglio del progetto, per quanto riguarda la riqualificazione dei padiglioni 33, 34 e 35, proprietà di ASL e oggetto di convenzione per la piena disponibilità da parte del Comune, si parla della realizzazione di uno studentato pubblico da circa 30 posti letto housing sociale per 12 alloggi al primo e secondo piano , funzioni aperte al pubblico come una sala studio e una biblioteca al piano terra, il mantenimento delle realtà già operanti negli spazi del piano terra (come società della Ragione e cooperativa Atelier), altri spazi al piano terra che l’amministrazione sta studiando come adibire a funzioni pubbliche. Complessivamente per questo intervento sono diretti 7,2 milioni di euro che serviranno sia per la riqualificazione che per adeguamento e efficientamento impiantistico.

Per quanto riguarda la palazzina 37, sarà oggetto di un completo intervento di ristrutturazione, che comporterà lo spostamento del centro espressivo la Tinaia per adibire una parte di questo spazio a centro espositivo a gestione comunale delle opere di ‘art brut’ prodotte dalla stessa, proprio per valorizzare questo patrimonio. Previsto il mantenimento e la restaurazione del murale, realizzato nel 1978 dai ragazzi della brigata Boschi in collaborazione con i pazienti, ubicato sulla parete nord dell’edificio.
Per questo intervento sono diretti 2,3 milioni di euro. 

C’è poi tutta la riqualificazione delle aree esterne degli immobili a cui si aggiunge anche la realizzazione di una pista ciclabile dall’ingresso di San Salvi ai padiglioni coinvolti dall’intervento, operazione che attuerà la direzione Ambiente per un costo di 500 mila euro. 

In totale si tratta di un investimento di 10 milioni di euro, di cui 8 complessivi su fondi FESR 2021 2027 e 2 su fondi dell’ente.

 

(sa.ca. - fn)

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