Videosorveglianza Dmitrij Palagi e Antonella Bundu (Sinistra Progetto Comune): “La virtù non sta nel mezzo, è il Partito Democratico che insegue le destre”

“Le destre propongono più telecamere. La maggioranza si limita a dire che tecnicamente non è possibile. Rimaniamo solo noi a favore di un modello alternativo, fuori dalle illusioni sulla videosorveglianza”

“Secondo la Lega non è chiaro che partecipazione, sicurezze sociali e diritti possono contrastare il senso di insicurezza. Secondo le destre e il Partito Democratico – aggiungono i consiglieri di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – la videosorveglianza è uno strumento utile di deterrenza, nonostante numerosi studi dimostrino che le telecamere possono servire principalmente per l'abbandono di rifiuti o la violazione di qualche corsia preferenziale.

Fratelli d’Italia ha proposto di collegare i circuiti privati a quel sistema da “Grande Fratello buono”, di cui il Sindaco parla quando torna dai suoi viaggi da Mosca o da Tel Aviv. Non a caso il turismo tramite WeChat è quello a cui punta l’Amministrazione (consigliamo la lettura di Red Mirror di Simone Pieranni, per cogliere il sistema di controllo che si sta sperimentando nelle smart city cinesi).

L’idea delle destre – proseguono Palagi e Bundu – ha ricevuto una contrarietà dal Partito Democratico, motivata solo da pure ragioni tecniche.

Visto infine il voto favorevole del Movimento 5 Stelle, si conferma che l’unica forza che si oppone al sistema di videocontrollo ossessivo e distopico rimane quella di Sinistra Progetto Comune.
L’unico dato positivo – concludono i consiglieri di Sinistra Progetto Comune Palagi e Bundu – è che anche dalla maggioranza sembra sia venuta fuori una posizione così riassumibile: “oltre mille telecamere posson bastare"...”. (s.spa.)

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