Vita indipendente e diritti delle persone non autosufficienti. Dmitrij Palagi e Antonella Bundu (Sinistra Progetto Comune): “Ancora in lotta, ancora in presidio”

“Il presidio di protesta rivolto alla Regione Toscana si è spostato oggi da piazza Duomo al Consiglio regionale, nel quale confidiamo che oggi possa essere votato l'ordine del giorno presentato da Toscana a Sinistra”

Chiedono di poter vivere, con dignità, nelle proprie case, senza essere nascosti dagli occhi del resto della società. Sono le persone non autosufficienti, che si sono viste prese in giro dalla Regione Toscana, da un governo – spiegano i consiglieri di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – che ha deciso di elargire risorse insufficienti e dividere un mondo fatto di bisogni, con due graduatorie che rischiano di esasperare la situazione.

L'emergenza che segna queste settimane dovrebbe costringere la politica a occuparsi di chi si vede escluso. Non viene chiesta assistenza volontaria. Vengono chiesti riconoscimenti e diritti. Dovuti.

Stamani siamo tornati a manifestare il nostro sostegno alla protesta lanciata dall'Associazione Vita Indipendente, che da piazza Duomo si è spostata sotto il Consiglio regionale. Oggi si tiene infatti l'ultima seduta di questo organismo e un ordine del giorno presentato da Toscana a Sinistra offre l'opportunità di rimediare al vergognoso atto della Giunta del recente passato.

Alle persone devono essere riconosciute risorse adeguate per vivere in modo autonomo e in piena libertà di scelta sulle proprie esistenze. Noi vorremmo un mondo dove gli aspetti economici non fossero centrali, ma purtroppo per ora non è così. Quindi la Regione Toscana deve assolutamente rivedere le linee di indirizzo per i progetti di Vita Indipendente.

La qualità della vita – concludono Palagi e Bundu – non dovrebbe essere mai messa in discussione. Specialmente in una fase di pandemia”. (s.spa.)

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