Il programma delle celebrazioni
Il 4 novembre Firenze rinnova il ricordo di quel tragico giorno di 57anni fa, quando le acque dell’Arno invasero la città, infliggendole una ferita che impiegò decenni a cicatrizzarsi.
Questo il programma delle cerimonie di sabato 4 novembre:
Alle ore 8 Cimitero di San Felice a Ema cerimonia di commemorazione di Carlo Maggiorelli dipendente comunale nell'anniversario della morte con Presidente di Quartiere3 Serena Perini
Alle 8.30 in Palazzo Vecchio deposizione di una corona alla lapide che ricorda quel tragico giorno che interessò, oltre alla nostra città, l'intero bacino idrografico dell'Arno.
Alle ore 10-30 nella Basilica di Santa Croce avrà luogo la Santa Messa presieduta dal Vescovo di Fiesole Sua Ecc.za Rev.ma Mons Stefano Manetti, diocesi a cui appartiene il Comune di Castel San Niccolò. La cerimonia è aperta liberamente a tutta la cittadinanza.
Al termine i discorsi ufficiali commemorativi da parte dei Presidenti Luca Milani, Franco Mariani e delle autorità presenti, quindi partirà un corteo che prima di giungere sul Ponte alle Grazie renderà omaggio nell’omonimo Oratorio alla Madonna delle Grazie, posta fino alla metà dell’800 sul Ponte per proteggere Firenze dalla furia dell’Arno.
Alle ore 12.30 circa dal centro del Ponte alle Grazie benedizione del fiume Arno da parte del Vescovi di Fiesole e lancio della corona di alloro del Comune in Arno in memoria delle Vittime. La cittadinanza è invitata a partecipare.
L’alluvione di Firenze disastro immane caratterizzato da una forza distruttiva senza precedenti, è stato - paradossalmente - anche una grande opportunità perché ha segnato un fondamentale punto di svolta per le pratiche di restauro e conservazione del patrimonio culturale e artistico italiano. Il racconto di questa esperienza straordinaria sarà al centro del convegno "Alluvione di Firenze e protezione del patrimonio culturale" ,promosso dal Presidente del Consiglio comunale di Firenze Luca Milani, dalla Responsabile della Biblioteca Nazionale Centrale Anna Lucarelli, dalla Presidente dell’Opera di Santa Croce Cristina Acidini, che mette a confronto esperti, studiosi, protagonisti dell’emergenza e delle fasi di recupero del patrimonio fiorentino. L’iniziativa è in programma per venerdì 3 novembre, alle 15.30, nel cenacolo di Santa Croce.
Il programma del convegno
Il convegno del 3 novembre ha l’obiettivo di mettere in primo piano le esperienze e le buone pratiche nel campo del restauro, le ricerche e le prospettive riguardanti la gestione e la tutela del patrimonio culturale in situazioni di emergenza e nel caso di rischi naturali. L’iniziativa si aprirà con i saluti di Cristina Acidini, presidente dell’Opera di Santa Croce, di Luca Milani, presidente del consiglio comunale, di Anna Lucarelli, responsabile della Biblioteca Nazionale Centrale e di Carlo Francini, responsabile patrimonio e rapporti Unesco del Comune di Firenze.
A partire dai giorni drammatici del novembre 1966 Firenze ha affrontato sfide senza precedenti che hanno dato un contributo decisivo per migliorare l’azione di restauro e protezione dei beni culturali e artistici in Italia e non solo. Nella fase dell’emergenza vennero date risposte immediate, coraggiose e decisive per garantire l’efficacia degli interventi successivi poi - grazie all’intensa collaborazione tra esperti, professionisti ed esperti del settore - si unirono le forze per recuperare, a volte con interventi che sembravano impossibili, le opere d’arte, i volumi e i documenti oltraggiati dall’acqua e dal fango.
Sarà un momento significativo per condividere, anche con i fiorentini, il valore dell’impegno di una comunità per la protezione del territorio e dei suoi beni più preziosi.
Al confronto intervengono :
- Gaia Checcucci (Autorità di Bacino)
- Emanuela Daffra (Opificio delle Pietre Dure)
- Alessandro Sidoti (laboratorio di restauro della Biblioteca Nazionale)
- Chiara Cappuccini (laboratorio di restauro dell’Archivio di Stato)
- Francesca Gaggini (Archivi del Comune di Firenze)
- Elisa di Renzo (Museo Galileo)
- Riccardo Nencini (Gabinetto Vieusseux)
- Giorgio Federici (Centro di documentazione delle Alluvioni Fiorentine)
- Piero Baglioni (Università di Firenze - Consorzio Interuniversitario per lo Sviluppo dei sistemi a grande interfase)
- Enrica Caporali (Università di Firenze - dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale).
Dal post alluvione arrivano, dunque, grandi lezioni. Il fiume, la città e un patrimonio da salvaguardare è il tema delle dieci visite guidate speciali, promosse dall’Opera di Santa Croce e dalla Biblioteca Nazionale, che si svolgeranno il 31 ottobre e il 2 novembre (mattina e pomeriggio). Ai partecipanti verrà illustrata la cronaca del dramma e della rinascita attraverso i più significativi interventi di restauro e conservazione che hanno riguardato libri, documenti e opere d’arte. I posti disponibili sono già tutti esauriti, tuttavia è possibile essere inseriti in lista di attesa scrivendo a booking@santacroceopera.it.