Convegno nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio, mercoledì 22 settembre alle 17,30 col presidente del Consiglio comunale Luca Milani
In occasione della conclusione dei sei anni che videro Firenze capitale del Regno d’Italia (1861-2021) il presidente del Consiglio comunale Luca Milani ha organizzato una serie di eventi a carattere storico e culturale per celebrare, istituzionalmente, tale momento. Fra gli altri ricordiamo il cortometraggio di presentazione web del nuovo allestimento delle Sale Firenze Capitale poste al III piano di Palazzo Vecchio (ancora visibile nelle dirette streaming del Comune di Firenze), avuta luogo lo scorso 27 aprile, giorno in cui nel 1859, la città di Firenze visse la sua “rivoluzione pacifica” con la partenza, dalla capitale del Granducato di Toscana, di Leopoldo II dei Lorena e la costituzione di un governo provvisorio che guidò Firenze e la Toscana per quasi un anno, contribuendo all’Unità d’Italia.
Fa parte delle manifestazioni organizzate nel 2021 il convegno di mercoledì 22 settembre, alle ore 17.30, nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio, dal titolo “1871 Firenze e il trasferimento della capitale: istituzioni e vita cittadina” sostenuto dal presidente del Consiglio comunale Luca Milani, curato dell’associazione Amici del Museo Stibbert e dal comitato fiorentino per il Risorgimento.
L’incontro vedrà gli interventi del professor Giovanni Cipriani, della professoressa Cristina Giorgetti, dello storico e saggista Niccolò Capponi, del direttore del museo Stibbert Enrico Colle.
Nel ricordo del 150° anniversario della fine del periodo che vide Firenze capitale del Regno d’Italia, con il conseguente trasferimento della Capitale a Roma, le tematiche che verranno affrontate da questa conferenza hanno voluto recuperare, attraverso un’analisi puntuale, quegli aspetti ereditati da tale periodo storico, che seppur breve si rivelò fondante nella vita quotidiana dei fiorentini, provocando quelle trasformazioni alle origini della Firenze che viviamo. Si tratta di un contributo ad una nuova indagine nata dai materiali riemersi, riorganizzati e raccolti nel corso delle celebrazioni che si sono susseguite nel centenario degli anni di Firenze capitale.
“Tale mio interesse – spiega il presidente del Consiglio comunale Luca Milani – si rivolge ad un periodo che, seppur breve, vide Firenze protagonista dell’Unità d’Italia e si dimostrò ricco di trasformazioni, risultato delle nostre ambizioni nazionali e fondamento della vita presente del Paese. Occorre riconoscere il ruolo ricoperto dalla Toscana e in particolare da Firenze, in conseguenza dell’essere diventata Capitale, nella storia dell’Italia contemporanea”.
“Non possiamo dimenticare – aggiunge il presidente dell’associazione Amici del Museo Stibbert Alessandro Del Taglia – come la continuità dell’altissimo contributo alla cultura e alla civiltà umana, riconosciuto patrimonio comune dall’inizio del XIX secolo, si sia consolidato proprio negli anni seguenti la fine del breve periodo 1865-1871”. (s.spa.)