"Più che un'alienazione, questi sono saldi estivi - commenta Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze riparte a sinistra -. Stiamo parlando di uno spazio dalle grandi potenzialità, che potrebbe svolgere funzioni e servizi importanti, e con un parco peraltro che dopo l'asta solo sulla carta rimarrà pubblico".
"Dopo tre anni dall'ultimo bando speravamo in un ripensamento della giunta, ma a quanto pare invece la irrefrenabile spinta a svendere il patrimonio è più forte di qualsiasi altra logica legata al recupero dei nostri immobili pubblici e ha spinto a ribassare di un ulteriore milione il prezzo a base d'asta. Dagli 8,1 milioni circa si passa a poco più di 7,2 milioni: quale sarà la prossima invenzione pur di vendere? Regaleremo anche un pezzo di giardino a chi se lo aggiudicherà? Chissà" conclude Grassi. (fdr)