Il capogruppo Pd: “Medici ‘no vax’ contraddizione in termini”
“Sui cosiddetti medici e sanitari “no vax” credo vada fatta chiarezza una volta per tutte. Per chi appartiene a questa categoria non ci sono altre definizioni se non quella di una contraddizione in termini. Chi sceglie di lavorare nel mondo sanitario, chi sceglie di fare il medico, lo fa per seguire una vocazione, per dedicare la sua vita professionale alla cura degli altri. Va totalmente contro a questo principio la decisione di rappresentare una causa di pericolo per la salute degli altri. Perché, non bisogna girarci troppo attorno, decidere di non vaccinarsi significa non solo mettere a rischio sé stessi ma anche chi ci sta attorno, familiari, colleghi, e, nel caso di medici e sanitari, le persone che curiamo. Chi fa questa scelta di lavoro, e quindi di vita, deve anche saper rappresentare per gli altri un esempio di buone pratiche di salute. Ne va della propria credibilità. Non da meno chi si trincera sui rischi e sulle poche certezze non aiuta a vincere una diffidenza che è ancora troppo diffusa e che va al contrario colmata e arginata con il massimo impegno, un obiettivo per il quale servirà investire risorse per comunicare sempre di più e meglio l’efficacia e la sicurezza di questo bene di interesse globale che sono i vaccini. Perché i vaccini sono la strada maestra per combattere questo maledetto Covid-19, la strada indicata dalla scienza. E chi appartiene al mondo sanitario deve seguirla e invitare gli altri a farlo. Per tutti questi motivi chi non si vaccina non può lavorare in sanità, a maggior ragione nella sanità pubblica, che è un diritto universale sancito dalla nostra Costituzione”.
Così Nicola Armentano, capogruppo Pd in Consiglio comunale.
(sa. ca.)