“Un’area verde ormai invivibile. Assessore Giorgio chiarisca davanti alla nostra interrogazione in Comune ed al Quartiere 4”
Dichiarazioni del Capogruppo in Palazzo Vecchio e Segretario Provinciale Firenze Lega, Federico Bussolin, del Commissario Lega Firenze città, Federico Bonriposi e del Capogruppo al Quartiere 4 Lega, Davide Bisconti
“Come appreso da diverse segnalazioni ai nostri consiglieri di quartiere ed anche dalla stampa locale odierna, i frequentatori del Giardino delle Muse, com’è chiamato l’isolato al crocevia tra via Niccolò Tribolo e via Tino da Camaino sono da tempo abbandonati al degrado, con un’area cani che ha una recinzione colabrodo e giochi per i bambini pericolosi. Come Lega da tempo abbiamo sottolineato lo stato di abbandono delle aree verdi del quartiere isolotto-legnaia spesso “usate” anche per spacciare dalla microcriminalità della zona. Dove c’è degrado ed abbandono cresce e si sviluppa terreno fertile per i malviventi”.
“Doveva essere simbolo di rinascita, di quartiere a misura d’uomo, tanto che quel toponimo, il cui certo significato si è perduto, nella romanzatura popolare si attribuisce alle prime nove palazzine che simboleggerebbero le muse delle arti supreme, auspicio di una società futura a esse ispirata”. Ironizza purtroppo così la stampa odierna. Possibile che le aree verdi a Firenze, Assessore Giorgio, siano così abbandonate e trascurate? Perché far nascere degli spazi di “speranza” e di svago e poi distruggerli piano piano? La staccionata dell’area bambini è ridotta malissimo come da segnalazioni frequenti, tanto che ormai tale area è vissuta anche impropriamente dai cani”.
“Nel frattempo come Lega presenteremo una doppia interrogazione al consiglio di quartiere ed in Comune per ottenere subito chiarimenti per i residenti. Lo stato di abbandono in cui versano molteplici giardini in città non è tollerabile per i bambini ma anche per i nostri amici a 4 zampe e loro spazi. Addirittura 3 mesi fa si era rotta anche l'altalena mettendo a rischio la salute di un bambino! La vivibilità di una città si dimostra si dagli spazi che concede alla popolazione, ma anche da come li gestisce!”. (s.spa.)