Caso Lodi, appello dei sindaci fiorentini: “Inaccettabile che la scuola pubblica sia luogo di segregazione e discriminazione”

Dai primi cittadini della Città metropolitana di Firenze si alza un appello per aprire un dibattito in seno all’Anci

Quello che sta accadendo a Lodi ci induce come sindaci dei Comuni che compongono la Città metropolitana di Firenze a prendere una posizione e a chiedere all'Associazione Nazionale dei Comuni italiani di approfondire e discutere quanto deciso dalla Sindaco di Lodi.

L'evidente condizione di discriminazione di fatto in cui sono stati gettati alcuni minorenni che frequentano le scuole dell'obbligo di Lodi non può essere passata sotto silenzio. Non è accettabile in nome della legalità o peggio ancora della sicurezza calpestare i più basilari diritti dei bambini e delle bambine così come riconosciuti e sanciti:

 

-Dagli articoli 3 e 34 della Costituzione italiana;

-Dagli articoli 26 e 27 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino;

-Dall’articolo 28 della Convenzione dei Diritti dell’Infanzia. 

 

Non possiamo accettare che la scuola pubblica sia luogo di segregazione e discriminazione perché ne va della tenuta e della credibilità delle istituzioni democratiche nonché della possibilità di costruire oggi una società migliore domani, che sappia nel rispetto della nostra Costituzione rimuovere gli ostacoli di partenza e fornire a tutti pari opportunità di crescita e sviluppo personale.

La questione che si apre con il comportamento della sindaco di Lodi è molto più ampia di un semplice regolamento ISEE per l'accesso ai servizi. Anche nei nostri Comuni ad esempio per l’assegnazione delle case popolari si richiede ai cittadini extracomunitari di dimostrare di non possedere beni nei paesi di origine. Cosa ben diversa è la richiesta di medesime informazioni di possedimento di beni immobili per l’accesso ai servizi di base come la mensa o il trasporto scolastico. La stessa sindaco in queste ore di fronte alla reazione civile largamente contraria a questa sua iniziativa ha iniziato a fare dichiarazioni di parziale marcia indietro, forse anche perché consapevole della palese incostituzionalità di tale regolamento.

Infatti nessun regolamento comunale può in ogni caso permettersi di andare in contrasto con le fonti richiamate sopra e pertanto risultare palesemente contrario ai diritti riconosciuti per questi bambini.

Anche le leggi razziali erano tecnicamente legali ma questo non le qualifica certo come giuste. È il sistema di valori costituzionalmente sanciti a discernere il giusto dallo sbagliato e la nostra comunità nazionale ha scelto ormai 70 anni fa quale sistema di valori riconoscere e costruire. 

Per questo chiediamo alla sindaco di ritirare quel regolamento o di interpretarlo in modo in ogni caso non punitivo nei confronti dei bambini. Un bambino in un qualunque Comune italiano che viene messo in questa condizione di segregazione è un’offesa alla nostra democrazia e per questo vogliamo far sentire la nostra voce in modo collettivo che si oppone a questo episodio non considerandolo isolato e frutto del caso ma di una precisa strategia di innalzamento dello scontro sociale tra i cittadini. Per questo chiediamo ad Anci di aprire un confronto tra gli amministratori sul tema dell'accesso ai servizi e sui diversi regolamenti comunali, nonché di promuovere iniziative adeguate a diffondere negli amministratori di ogni partito o rappresentanza politica la consapevolezza del proprio ruolo nell'esecuzione materiale dei principi fondamentali della carta costituzionale.

 

Questi i Comuni e i sindaci che hanno già  firmato la presente lettera e che si fanno promotori di questa richiesta :

 

Bagno a Ripoli, Francesco Casini;

Barberino di Mugello, Giampiero Mongatti;

Barberino Val d’Elsa, Giacomo Trentanovi;

Borgo San Lorenzo, Paolo Omoboni;

Campi Bisenzio, Emiliano Fossi;

Capraia e Limite, Alessandro Giunti;

Castelfiorentino, Alessio Falorni;

Cerreto Guidi, Simona Rossetti;

Certaldo, Giacomo Cucini;

Dicomano, Stefano Passiatore;

Empoli, Brenda Barnini;

Figline e Incisa Valdarno, Giulia Mugnai;

Firenze, Dario Nardella;

Fucecchio, Alessio Spinelli;

Gambassi Terme, Paolo Campinoti;

Greve in Chianti, Paolo Sottani;

Impruneta, Alessio Calamandrei;

Lastra a Signa, Angela Bagni;

Londa, Aleandro Murras;

Marradi, Tommaso Triberti;

Montaione, Paolo Pomponi;

Montelupo Fiorentino, Paolo Masetti;

Pontassieve, Monica Marini;

Reggello, Cristiano Benucci;

Rufina, Mauro Pinzani;

San Casciano in Val di Pesa, Massimiliano Pescini;

San Godenzo, Alessandro Manni;

Scandicci, Sandro Fallani;

Scarperia e San Piero, Federico Ignesti;

Signa, Alberto Cristianini;

Tavarnelle Val di Pesa, David Baroncelli;

Vicchio, Roberto Izzo;

Vinci, Giuseppe Torchia.

 

 

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