Il responsabile era evaso dagli arresti domiciliari, per lui anche la denuncia per lesioni
Ha visto un uomo insieme all’ex fidanzata e l’ha aggredito per poi darsi alla fuga. Ma gli agenti della Polizia Municipale l’hanno rintracciato e per lui sono scattati l’arresto per evasione dai domiciliari e la denuncia per lesioni. Il protagonista è un cittadino algerino del 1976. Il fatto è avvenuto ieri sera in zona Stazione di Santa Maria Novella. Erano circa le 20 quando una pattuglia del Reparto Antidegrado in transito in via Alamanni ha notato un capannello di persone intorno a un uomo e una donna. Una volta avvicinati gli agenti si sono accorti che l’uomo, identificato per un cittadino tunisino del 1977 domiciliato in un comune della Provincia, aveva il volto sanguinante. Questi ha raccontato di essere arrivato a Firenze in treno con la donna, cittadina italiana residente a Firenze, e appena scesi dalla scalinata lato partenze di essersi sentito strattonato da dietro, trascinato per qualche metro e buttato a terra dove veniva colpito al volto con un compasso. L’uomo ha dichiarato agli agenti di aver riconosciuto l’ex compagno della donna aggiungendo che al momento di trovava agli arresti domiciliari (confermato da successivi accertamenti) e fornendo una descrizione dell’abbigliamento dell’aggressore: cappellino baseball, jeans, giubbotto in lana con maniche in pelle di colore nero e marrone. Il ferito, che ha sporto denuncia per lesioni, è stato portato in ospedale dal 118 e giudicato guaribile in 4 giorni.
Nel frattempo la pattuglia si è recata al domicilio dove l’algerino risultava agli arresti domiciliari. Il padrone di casa ha riferito che al momento l’uomo non era presente ma che era rientrato poco prima per poi uscire nuovamente. Nella sua camera gli agenti hanno trovato il giubbotto nero e marrone descritto dalla vittima. A questo punto è iniziata l’attesa per il ritorno dell’algerino, che si è presentato intorno alle 21.40. Per l’uomo è scattato l’arresto per evasione dai domiciliari. Stamani si è tenuta l’udienza per direttissima in cui sono stati convalidati l'arresto e il sequestro del compasso con cui è stata compiuta l'aggressione. Inoltre, visto che è stata disposta la misura cautelare della custodia in carcere, l’uomo è stato portato in carcere a Sollicciano. (mf)