L’esito delle indagini del Reparto di Rifredi
Ha denunciato lo smarrimento della carta di circolazione di un ciclomotore sequestrato per poterlo rottamare e comprarne uno nuovo. Ma scoperto dalla Polizia Municipale è stato a sua volta denunciato. Si tratta di un cittadino straniero di 45 anni, residente in un comune toscano che nel luglio 2020 fu sanzionato in via Baracca dalla Polizia Municipale del Reparto Rifredi perché circolava con il ciclomotore senza assicurazione. Il veicolo fu sequestrato e gli fu affidato con obbligo di custodia in area privata e ritiro del documento di circolazione. Da allora l’uomo non ha mai chiesto il dissequestro del veicolo (che presupponeva il pagamento della sanzione di 680 euro) né ha presentato ricorso. Per questo il procedimento è andato avanti e alla fine del 2022 il sequestro si è trasformato in confisca con ordinanza della Prefettura di Firenze. A gennaio scorso gli agenti del Reparto Rifredi hanno quindi avuto l'incarico di recuperare il veicolo per portarlo in depositeria ma l’uomo è risultato non abitare all'indirizzo conosciuto così come il veicolo non si trovava dove dichiarato.
Dopo alcune ricerche è emerso che l’uomo, di fatto, era domiciliato a Firenze dove è stato trovato dagli agenti. Lo stesso non è accaduto per il ciclomotore sequestrato e da confiscare che l’uomo aveva rottamato per comprarne uno nuovo. In buona sostanza l'uomo, pensando di non essere scoperto soprattutto dopo il cambio di domicilio, aveva deciso di comprare un nuovo mezzo e per approfittare dello sconto rottamazione aveva pensato bene di denunciare lo smarrimento della carta di circolazione del ciclomotore sotto sequestro.
Ma il sotterfugio è stato scoperto e gli agenti del Reparto di Rifredi, dopo aver acquisito tutta la documentazione dalla società dove il veicolo è stato rottamato, lo hanno denunciato per falso ideologico, per aver indotto in errore il pubblico ufficiale che aveva preso la denuncia di smarrimento della carta di circolazione e per omessi obblighi di custodia. Tutto il fascicolo è stato inviato all’autorità giudiziaria che valuterà la posizione dell'uomo e le conseguenze penali per i reati ipotizzati.(mf)