Da Robert Mapplethorpe a Cecily Brown, da Wilhelm von Gloeden a Nathaniel Mary Quinn, fino alla quarta edizione del premio Rinascimento+ e la grande mostra di Depero a Palazzo Medici-Riccardi
Dal 29 settembre all’8 ottobre 2023 Firenze torna a essere capitale del contemporaneo grazie alla Florence Art Week, la settimana dell’arte giunta quest’anno alla sua terza edizione. In occasione di questo importante appuntamento, il Museo Novecento organizza Effetto Novecento, un ricco calendario di eventi con mostre di altissimo livello scientifico e di carattere innovativo, ponendosi ancora una volta al centro della programmazione culturale fiorentina e del panorama museale nazionale e internazionale.
“Il museo Novecento ci offre anche per i prossimi mesi una proposta di elevata qualità con grandi nomi del panorama artistico contemporaneo confermando Firenze come una delle principali capitali dell’arte del nostro tempo - dichiara il sindaco Dario Nardella -. Dalle residenze artistiche ai progetti di mediazione fino alle grandi mostre che coinvolgeranno anche Palazzo Vecchio, Palazzo Medici Riccardi e museo Bardini e alla Florence Art Week che sta per iniziare, con una importante collaborazione tra pubblico e privato, siamo entusiasti di questo programma variegato che rinnoverà lo sguardo su Firenze e che ci permette di continuare a investire e a sperimentare nell’innovazione culturale”.
“Nove eventi che fanno parte di una ‘locomotiva’ culturale legata anche alla Florence art week che sta per partire - sottolinea la vicesindaca e assessora alla Cultura Alessia Bettini -. Un risultato frutto di un grande lavoro di squadra, che porta avanti il progetto collettivo di una politica volta a fare di Firenze il centro del contemporaneo. Gli appuntamenti saranno concentrati nella costellazione dei musei civici, anche grazie ai finanziamenti del ministero del turismo, con l’obiettivo di far sì che la qualità possa essere la vera leva di un turismo sostenibile e della delocalizzazione dei flussi”.
“L’Effetto Novecento ha prodotto in questi ultimi 5 anni una evidente trasformazione della cultura contemporanea a Firenze con progetti espositivi, eventi performativi e iniziative di mediazione culturale di assoluto rilievo scientifico e di forte impatto sociale, un programma riconosciuto ormai a livello nazionale e internazionale. A riprova della qualità di queste molteplici iniziative sono le attestazioni di stima sui media locali e nel mondo come il New York Times, il Financial Times e Forbes- afferma Sergio Risaliti, direttore del Museo Novecento – “L’Effetto Novecento si scatenerà tra pochi giorni in occasione della Florence Art Week una manifestazione di straordinaria importanza ed efficacia che vede la collaborazione di circa quaranta realtà culturali fiorentine. Si parte il 22 settembre con il ritorno prestigioso e quanto meno perturbante della pura bellezza espressa nelle opere fotografiche di Robert Mapplethorpe a quarant’anni di distanza dalla mostra che lo fece conoscere per la prima volta ai fiorentini, in un confronto mai sviluppato a questo livello con le immagini fotografiche di von Gloeden, le cui messe in scena all’antica hanno anticipato il post-moderno. Ma questo è solo l’inizio, perché seguirà una serie di progetti espositivi a dir poco esaltante e di impatto internazionale, come quello dedicato alla grandissima Cecily Brown tra le maggiori artiste del nostro tempo. L'Effetto Novecento si estenderà anche fuori delle mura delle ex Leopoldine. Il Museo Novecento sarà infatti protagonista a Palazzo Medici con un’esposizione dedicata a Fortunato Depero, tra i grandi esponenti del futurismo italiano. Potrebbe bastare, invece il 3 ottobre saremo travolti nella performance di Nico Vascellari in Palazzo Vecchio e poi, dopo aver inaugurato il “cortile delle sculture” con Namsal Siedlecki, apriremo al Museo Bardini la prima mostra personale in Italia di Nathaniel Mary Quinn, le cui opere entreranno con dirompente energia all’interno delle sale della collezione Bardini. Si conclude questa splendida settimana il 6 ottobre con la quarta edizione del premio Rinascimento +. La cerimonia si svolgerà quest’anno a Palazzo Medici Riccardi a suggellare la consolidata tradizione del mecenatismo e del collezionismo in quel palazzo dove tutto questo è cominciato con Cosimo il Vecchio e Lorenzo il Magnifico. Una ricchezza di eventi resi possibili grazie al contributo dell’amministrazione, al sostegno di molti sponsor e amanti dell’arte e con la collaborazione di prestigiose fondazioni, come la fondazione Mapplethorpe e la Fondazione Alinari per la Fotografia e quello di gallerie internazionali come Gagosian e Thomas Dane.”
Si inizia il 23 settembre con Beauty and Desire, omaggio a uno dei maggiori esponenti della fotografia del Novecento, Robert Mapplethorpe (New York, 1946 – Boston, 1989), in un confronto inedito con gli scatti di Wilhelm von Gloeden e una selezione di fotografie dall’archivio Alinari. Quarant’anni dopo la grande mostra del 1983, che fece conoscere proprio a Firenze l’opera di Mapplethorpe, tornano a farsi ammirare le immagini del celebre fotografo newyorkese con un progetto organizzato con il fondamentale contributo della Robert Mapplethorpe Foundation e della Fondazione Alinari per la Fotografia.
La mostra – a cura di Sergio Risaliti, direttore del Museo Novecento, assieme a Eva Francioli e Muriel Prandato – è la seconda grande mostra del museo dedicata alla fotografia, pratica che ha rivoluzionato la storia dell’arte a partire dall’Ottocento. Ospitata negli spazi espositivi al primo e al secondo piano del Museo Novecento, Beauty and Desire trae spunto da un nucleo consistente di opere che mette in luce l’intensa produzione artistica di Mapplethorpe, sottolineando il legame della sua ricerca con la classicità, nonché il suo approccio scultoreo al mezzo fotografico, reso evidente tanto nello studio del nudo maschile e femminile, quanto nella natura morta. A partire da questo focus, il lavoro di Robert Mapplethorpe è messo a confronto con alcune fotografie risalenti alla fine dell’Ottocento e agli inizi del Novecento, provenienti dagli Archivi Alinari. Fra queste, assumono uno speciale rilievo alcune immagini del barone Wilhelm von Gloeden (Wismar, 1856 – Taormina, 1931), tra i pionieri della staged photography. Uno dei tratti distintivi delle atmosfere che animano le composizioni di von Gloeden è proprio il richiamo al passato, concepito quale inesauribile bacino di soggetti e suggestioni: un segno stilistico unico, che lo rende ancora oggi un’icona.
Dal 30 settembre, le sale al piano terra del Museo Novecento tornano a ospitare un focus sulla pittura contemporanea presentando le opere di una delle sue più talentuose esponenti, la pittrice inglese Cecily Brown, nata a Londra nel 1969 e residente a New York dal 1994, che più di ogni altra ha saputo reinventare il rapporto tra l’arte contemporanea e la grande arte figurativa dei secoli scorsi. Protagonista attualmente di una mostra personale al Metropolitan Museum di New York, l’artista espone i suoi lavori per la prima volta a Firenze al Museo Novecento e in Palazzo Vecchio, in quella che si preannuncia come la mostra più sofistica ed emozionante dell’anno. Il progetto, a cura di Sergio Risaliti, raccoglie oltre trenta lavori, tra cui dipinti e opere su carta, per lo più inediti, nati da una riflessione attorno alle Tentazioni di Sant’Antonio, soggetto ampiamente indagato dagli artisti nel passato, da Michelangelo Buonarroti a Hieronimus Bosch, da Paul Cézanne a Odillon Redon.
Il titolo scelto da Cecily Brown per questa mostra fiorentina, Temptations, Torments, Trials and Tribulations, evoca la vita di ascesi, battaglie spirituali e privazioni del Santo – primo fondatore della vita monastica e padre spirituale degli anacoreti, le cui storie e vicissitudini sono state raccontate nella Vita Antonii, pubblicata nel 357 circa da Atanasio vescovo di Alessandria - nonché quell’energia e carica fisica ed emotiva che innerva le opere dell’artista.
In via del tutto eccezionale nella cappella al piano terra del Museo Novecento verrà esposta una versione su tavola di epoca rinascimentale delle Tentazioni di Sant’Antonio di Scuola fiamminga e oggi in collezione privata, che, come un noto dipinto attribuito al giovane Michelangelo – oggi conservato al Kimbell Art Museum di Fort Worth in Texas, databile tra il 1487 e il 1489 –, deriva da un’incisione di Martin Schongauer.
Il progetto espositivo prosegue nel Museo di Palazzo Vecchio dove, all’interno del Camerino di Bianca Cappello, amante del Duca Francesco I de’ Medici, Cecily Brown presenta una sola tela, esercizio di presa di coscienza di diversi livelli di realtà e visibilità. Anche in questo caso l’opera si distingue in un perfetto equilibrio tra vitale profusione, disegni e colori, e una sottostante struttura narrativa e iconografica con la quale l’artista parla della storia e della vita.
Il denso calendario espositivo prosegue con la seconda tappa del grande progetto che Nico Vascellari ha ideato per la città di Firenze inaugurato a giugno con la mostra personale al Forte Belvedere, Melma, visitabile fino all’8 ottobre. Il 3 ottobre il Salone dei Cinquecento ospiterà una nuova performance dell’artista, Alessio, sostenuta dalla 12esima edizione di Italian Council, progetto della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. L’opera è una performance inedita che coinvolgerà trenta performer all’interno del Salone dei Cinquecento, un’azione coreografica immersiva che riflette sulle convenzioni e i codici della comunicazione non verbale, e trae ispirazione tanto dalle immagini di gesti, e pose ritratti nelle opere presenti nel Salone quanto dalla vita e dal linguaggio di Alessio, un giovane nello spettro dell’autismo.
La presenza di Vascellari proseguirà anche nei prossimi mesi quando i primi di dicembre verranno inaugurati gli eventi conclusivi del progetto Melma che coinvolgeranno il Museo Novecento e Piazza della Signoria. Quest’ultima, dopo gli interventi di Koons, Fabre, Fischer e Vezzoli realizzati negli anni passati, tornerà ad ospitare un grande e ambizioso progetto di un artista contemporaneo. Vascellari inaugurerà una nuova installazione site-specific, Fioretti, pensata per l’Arengario di Palazzo Vecchio: un’azione poetica e delicata allo stesso tempo, ispirata alle immagini rinascimentali – come quelle del prato fiorito del Botticelli – e ai versi di Poliziano e di Pasolini. Il titolo dell’opera è da intendersi nella triplice accezione del termine “fioretto”, come arma, atto di rinuncia e piccolo fiore. Al Museo Novecento sarà presentata Oltre, una mostra a cura di Stefania Rispoli, pensata come un racconto attorno all’opera Alessio e all’installazione urbana di Fioretti, volta ad approfondire alcuni aspetti legati alla performance che sarà realizzata nel Salone Cinquecento e alla pratica e all’immaginario di Vascellari.
Dal 5 ottobre il chiostro del Museo Novecento ospiterà Endo di Namsal Siedlecki (Greenfield, 1986), una nuova grande installazione scultorea pensata per il cortile rinascimentale delle ex-Leopoldine. Il lavoro di Siedlecki indaga la natura processuale e trasformativa dei materiali concentrandosi prevalentemente sulla pratica scultorea. Le sue opere, che spesso uniscono la maestria artigianale alle più moderne tecnologie, sono concepite come oggetti in evoluzione che rendono omaggio alle infinite possibilità della forma. La sua installazione al Museo Novecento, curata da Sergio Risaliti e Stefania Rispoli, è concepita in stretto dialogo con il chiostro dell’edificio, interpretato come un vero e proprio ventre all’interno del quale energia e materia continuamente si rigenerano.
Sulla scia di questi eventi, il 7 ottobre aprirà al pubblico Split Face, la mostra di Nathaniel Mary Quinn (Chicago, 1977) artista noto per i suoi ritratti pittorici realizzati con uno stile che richiama la scomposizione e il collage tipici delle avanguardie storiche. La prima monografica dell’artista in Italia, a cura di Sergio Risaliti e Stefania Rispoli coinvolgerà il Museo Stefano Bardini e il Museo Novecento, offrendo al pubblico la possibilità di conoscere una serie di dipinti inediti o di recente produzione accanto alle opere della ritrattistica rinascimentale fiorentina e dei maestri del Novecento italiano. Insieme ai capolavori di Donatello, del Pollaiolo, dei Della Robbia, di Tiepolo, di Felice Casorati, di Virgilio Guidi, di Carlo Levi e molti altri, verranno presentate oltre quindici opere dell’artista provenienti dal suo studio e da alcune prestigiose collezioni pubbliche e private. Come nelle passate incursioni di John Currin, Gleen Brown, Luca Pignatelli, Anj Smith, Emiliano Maggi e Rachel Feinstein, la direzione artistica del Museo Novecento rinnova e ripropone il dialogo tra i capolavori conservati nei musei civici, frutto della passione e del gusto di collezionisti come Stefano Bardini e Alberto Della Ragione, e le ricerche più avanzate in campo figurativo, come quella rappresentata dalla pittura di Quinn.
A coronare questa costellazione di eventi, il premio Rinascimento +, giunto alla sua quarta edizione, che torna a essere il uno degli eventi al centro della Florence Art Week. Nella città dei Medici, cui si riconosce il primato nella storia del collezionismo e mecenatismo, si rinnova la passione per l’arte e il sostegno agli artisti, sancito da questo prestigioso riconoscimento internazionale che viene consegnato a eminenti personalità del sistema dell’arte che hanno saputo nutrire lo sviluppo e la diffusione dell’arte contemporanea. La cerimonia avrà luogo venerdì 6 ottobre nella Sala Luca Giordano di Palazzo Medici Riccardi. I premiati di questa quarta edizione sono Laura Colnaghi Calissoni, Danna e Giancarlo Olgiati, Franca e Lorenzo Pinzauti, Giorgio Fasol, Nicole Saikalis Bay, Lorenza Sebasti e Marco Pallanti.
Sempre a Palazzo Medici Riccardi, il 28 settembre verrà gettata una nuova luce sull’opera di Fortunato Depero (Fondo, 1892 – Rovereto, 1960), indiscusso maestro dell’arte del Novecento, con una mostra promossa da Città Metropolitana di Firenze su progetto del Museo Novecento, con la curatela di Sergio Risaliti ed Eva Francioli e l’organizzazione di Mus.e.
Grazie all’individuazione di alcuni dei temi che hanno caratterizzato la produzione di Depero, verrà messo in evidenza il sottile nesso della sua figura e del suo lavoro con il territorio fiorentino. Il progetto si inserisce nell’ambito delle iniziative della Florence Art Week, che già nell’edizione del 2022 ha visto esporre nelle sale di Palazzo Medici Riccardi un corpus di opere del XX e XXI secolo in un’ottica di valorizzazione delle collezioni civiche e di aggiornamento della critica e del pubblico su alcuni aspetti dell’arte recente ancora poco indagati. Grande rilievo, in tal senso, viene riservato alla pratica del disegno e alle sue molteplici declinazioni, oltre che al complesso rapporto che lega da sempre la città di Firenze alle arti, nonché a quella dei lavori su tessuto, come gli splendidi arazzi di cui verranno presentati in mostra alcuni esemplari di grandi dimensioni come Cavalcata Fantastica e Due Maschere Tropicali.
Nello specifico, la mostra consentirà di presentare per la prima volta a Firenze l’opera di Depero, che ha saputo coniugare l’elemento popolare a una fervida immaginazione figurativa, la grafica da fumetto a quella dei cartoni animati, temi della contemporaneità a motivi tradizionali come quello del cavallo, che attraversa la storia dell’arte fin dall’antichità. Il progetto prende avvio dalla presenza, nelle collezioni del Museo Novecento, di Nitrito in velocità (1932), capolavoro dell’artista parte delle collezioni civiche. Il dipinto fu donato dall’ingegnere navale Alberto Della Ragione al Comune di Firenze all’indomani della terribile alluvione del 1966, insieme ad altre 240 opere della sua celebre collezione. L’opera, rivelatrice di un’apertura di Della Ragione alle sperimentazioni delle avanguardie circoscritta alle esperienze del cosiddetto Secondo Futurismo, si offre come pretesto per una più ampia riflessione sul collezionismo e sui legami che si possono creare tra collezionista e artista.
CALENDARIO Apertura al Pubblico
23 settembre 2023 – 14 febbraio 2024| Robert Mapplethorpe e Wilhelm von Gloeden. Beauty and Desire | Museo Novecento
28 settembre 2023–28 gennaio 2024 | Fortunato Depero. Cavalcata fantastica | Palazzo Medici Riccardi
30 settembre 2023 – 2 febbraio 2024 | Cecily Brown. Temptations, Torments, Trials and Tribulations | Museo Novecento e Camerino di Bianca Cappello a Palazzo Vecchio
3 ottobre 2023 | Nico Vascellari. Alessio | Salone dei Cinquecento, Palazzo Vecchio, fino a esaurimento posti
5 ottobre 2023 | Namsal Siedlecki. Endo | Chiostro, Museo Novecento
6 ottobre 2023 | premio Rinascimento + | Sala Luca Giordano, Palazzo Medici Riccardi, solo su invito
7 ottobre 2023 –11 marzo 2024 | Nathaniel Mary Quinn. Split Face | Museo Stefano Bardini e Museo Novecento
8 dicembre 2023 | Nico Vascellari. Fioretti | Piazza della Signoria e Arengario di Palazzo Vecchio
8 dicembre 2023 | Nico Vascellari. Oltre | Museo Novecento