“Le vicende di questi giorni meritano un racconto veritiero che possa far luce su quanto avvenuto e sul ruolo che il Consiglio comunale di Firenze – spiega il presidente Luca Milani – ha cercato di svolgere in quella che rappresenta una delle criticità sociali e lavorative maggiori del nostro territorio. Sicuramente la vicenda che può assurgere a simbolo di tutte le altre, di tutte le crisi aziendali che, dal disastro finanziario del 2008 alla pandemia di Covid-19 nel 2020, hanno visto venire al pettine nodi problematici e strutturali del nostro Paese che richiedono, da parte del Governo, politiche industriali di lungo periodo.
Quando durante il Consiglio di lunedì 14 novembre alcuni lavoratori della ex GKN sono entrati nel Salone dei Duecento, sentita la Conferenza dei Capigruppo, ho deciso di sospendere il Consiglio comunale. L’ho fatto – aggiunge il presidente del Consiglio comunale Luca Milani – perché ritengo che la loro lotta sia sacrosanta ed è stato il nostro modo per dire che li sostenevamo.
Non hanno occupato illegittimamente, siamo stati con loro tutta la notte, ci siamo confrontati.
Ho proposto un Consiglio comunale dove avremmo potuto riprendere la discussione con tutte le forze politiche, loro hanno chiesto di farlo in fabbrica, era un’idea giusta, ma una parte dei Consiglieri di centrodestra non erano d’accordo. Il Consiglio comunale è più forte se è unito, unito lo deve essere non sul piano politico, ogni partito avrà le sue posizioni, ma sul piano istituzionale. Un Consiglio in fabbrica senza i Consiglieri che fanno riferimento ai partiti politici che sono oggi maggioranza di governo sarebbe stato poco utile.
Divisivo e non propositivo. So di aver deluso i lavoratori e una parte dei Consiglieri di maggioranza e della sinistra, ma ho ritenuto che il compito del Consiglio comunale fosse quello di ascoltare le domande dei lavoratori, tradurle in indirizzo politico e stimolare la riattivazione dei canali tra governo e sindacati. Per fare questo – continua Luca Milani – era necessario che il Consiglio si svolgesse nel Salone dei Duecento alla presenza dei Consiglieri di tutte le forze politiche.
I Consiglieri di centrodestra mi hanno chiesto di invitare anche la proprietà con il dr. Borgomeo, con il quale ho parlato. Ho considerato non fosse opportuno.
Il Consiglio non è il luogo del tavolo sindacale, regionale o ministeriale, non ci sostituiamo ad altre istituzioni, abbiamo un altro ruolo, e la presenza della proprietà avrebbe creato, in questo momento, tensione con i lavoratori e svilito il dibattito in una presa di posizione per l’una o l’altra parte.
Se avessi svolto il Consiglio comunale in fabbrica – aggiunge il presidente del consiglio comunale Luca Milani – avrei diviso i Consiglieri. Se avessi invitato il dr. Borgomeo avrei creato una frattura con i lavoratori.
Fare politica significa mediare e prendersi la responsabilità delle scelte.
Il Consiglio comunale del 21 novembre – nota ancora il presidente Milani – non è stato un processo, come qualcuno ha detto, lo sarebbe sicuramente diventato, se fosse intervenuto il dr. Borgomeo perché non avremmo parlato del valore del lavoro da riportare in quella fabbrica e della necessità di tutelare il territorio, ma della proprietà e delle accuse mosse verso i lavoratori; avremmo guardato indietro, invece che guardare avanti. Voglio esprimere i miei più sinceri ringraziamenti agli intervenuti (Parlamentari, Consiglieri Regionali, rappresentanze sindacali), dimostrando il valore delle Istituzioni perché hanno bisogno di ritrovare nuova fiducia dai cittadini.
Se in questa settimana, in particolare con il Consiglio in seduta aperta del 21 novembre sulla ex GKN, è ripartito lo scouting pubblico della Regione Toscana, come ci ha riferito il dott. Fabiani, consigliere di Giani per il lavoro; il nuovo Presidente della Commissione Lavoro, Walter Rizzetto di Fratelli d’Italia, ha dato la disponibilità ad un interessamento concreto di tutti i commissari; Luca Annibaletti coordinatore tecnico del Mise ha rinnovato il proprio impegno ed ha, in diretta, portato la disponibilità del Ministro Adolfo Urso di incontrare Sindaco e Presidente di Regione e che è sua intenzione visitare lo stabilimento di Campi Bisenzio quanto prima, se il sindacato è motivato e legittimato a seguire la vertenza nei tavoli preposti rappresentando a pieno titolo tutte e tutti; allora il Consiglio comunale di Firenze ha svolto il suo ruolo.
Senza promesse irrealizzabili, abbiamo fornito sostegno ai lavoratori – conclude il presidente del Consiglio comunale Luca Milani – e abbiamo cercato di far ripartire una situazione che stava vivendo un periodo di impasse.
Utilizzo le parole del cardinale Betori e lo ringrazio per la sua testimonianza che nell’esprimere la vicinanza di tutte le confessioni religiose ai lavoratori ha detto “da questa vicenda se ne può uscire tutti insieme, non da soli” utilizzando le parole di un altro Milani ben più illustre di me, “un certo don Lorenzo”, che proprio così definiva la politica, l’altro modo è l’avarizia”. (s.spa.)