Firenze riparte a sinistra: "Le dieci domande a Nardella sull'ordinanza 'piazze vivibili'"

Queste le dichiarazioni della Consigliera comunale del gruppo Firenze riparte a sinistra Donella Verdi e del Consigliere Tommaso Grassi

"Ormai è quasi una settimana che l'ordinanza 'piazze vivibili' sta producendo i suoi effetti come annunciano oggi la vicesindaca Giachi e l'assessore Gianassi. - - Se l'amministrazione fa il suo bilancio, noi oggi rivolgiamo 10 domande al sindaco e alla sua giunta per capire se possiamo confermare il nostro giudizio negativo sull'utilità, ancor prima che sui contenuti della ordinanza, oppure se ci stiamo sbagliando."

"Quanto ci avete pensato per scrivere un atto che fa acqua da tutte le parti, che in 6 ore è stato riscritto perché il Comune si era sostituito ai poteri della Questura? Pare poco visto l'alto tasso di ambiguità delle previsioni, la mancanza di riferimenti certi per chi la deve applicare che la rende plasmabile e soggettiva. Infatti dopo averla letta un centinaio di volte ci chiediamo ancora cosa significhi la deroga per 'i piccoli gruppi di turisti o residenti'? Piccoli quanto? 3, 4 o 5 persone possono bivaccare e 6 no? Oppure dipende dalla nazionalità o da come viene fatto l'assembramento? In piedi o seduti per terra fa differenza? E per quanto riguarda piazza Santo Spirito, che ha una definizione ad hoc, così come scritto nell'ordinanza, limitandosi al solo sagrato e a turisti e residenti, ci chiediamo se sugli scalini invece si possa stare a sedere e consumare cibi e bevande. Ed inoltre un qualunque straniero o studente fuori sede che si trova a Firenze per motivi di studio o un residente nel territorio provinciale che non è né turista e neppure residente a Firenze, può bivaccare e ubriacarsi, avere atteggiamenti molesti senza incappare nella violazione della ordinanza?".

"Domande che sorgono spontanee a chi crede pervicacemente nella serietà delle azioni dell'amministrazione e che ritiene che una istituzione operi per atti oggettivi e non interpretabili, altrimenti il regno della discrezionalità e delle raccomandazioni potrebbe avere il sopravvento. Ci pare una ordinanza fittizia, che non possa essere applicata nella realtà, come dimostrano infatti le sanzioni fatte e riportate dai due assessori che non danno notizia di alcuna sanzione fatta per violazione dell'ordinanza. Ed ecco una nostra ulteriore domanda: cosa sarebbe cambiato, dopo l'ordinanza, nel sanzionare chi ha comportamenti molesti in luoghi pubblici, come spogliarsi in piazza come è successo ieri in piazza Pier Vettori? Casomai bisognerebbe capire se il Comune è pronto a trovare le soluzioni a chi ha problemi psicologici e per questo si comporta in modo sbagliato."

"Andando avanti nell'ordinanza si legge che 'lo stazionamento sulle panchine, la creazione di giacigli o la detenzione di bevande alcoliche quando tali comportamenti avvengano in stato di ebbrezza alcolica' sono vietati. Quindi è lecito pensare che senza fissa dimora e senza tetto astemi possano accamparsi sulle panchine o trovare rifugio nei giardini senza che nessuno li infastidisca? Oppure si è certi che tutti coloro che fanno giacigli o stazionano sulle panchine sono ubriachi almeno una volta al giorno? E l'amministrazione di fronte ad un povero che anche con queste temperature non ha altro luogo che la strada, i giardini o le piazze, e che non dà noia a nessun altro cittadino ha una soluzione alternativa alla reclusione a Sollicciano? Ma forse il culmine dei risvolti ironici dell'ordinanza si ha nella lettura del terzo e ultimo comma, quello che dice che 'chiedere o trattare l’offerta di sostanza stupefacente, nelle aree di Via Allori, Via Galliano, S. Spirito e Parco delle Cascine - area giardino della catena' è vietato dall'ordinanza. Quindi per il Comune in tutte le aree escluse è possibile spacciare anche droghe pesanti? Sarebbe fin troppo semplice supporre che fosse sotto effetto di stupefacenti chi ha firmato l'ordinanza ma non possiamo in alcun modo neppure pensarlo". (fdr)

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