Il sindaco Nardella: “Vogliamo farne il polo fieristico-congressuale più importante del centro Italia dopo Roma”
Va avanti la riqualificazione della Fortezza da Basso e a distanza di cinque anni dall’avvio del Piano di recupero i lavori sono in corso su più fronti: dal restauro dei bastioni alla progettazione dei nuovi padiglioni Bellavista e Cavaniglia, alla riqualificazione funzionale del Machiavelli. Un bilancio sullo stato di attuazione dell’accordo di programma sottoscritto nel marzo 2019 tra Regione Toscana, Comune di Firenze, Città metropolitana di Firenze e Camera di Commercio è stato fatto dal presidente della Regione Eugenio Giani, dal sindaco Dario Nardella, dal presidente della Camera di Commercio di Firenze Leonardo Bassilichi, dal presidente di Firenze Fiera Lorenzo Becattini e dal responsabile unico del procedimento (Rup) per la Fortezza da Basso architetto Giorgio Caselli. Alla conferenza era presente anche l’assessore ai Lavori pubblici Elisabetta Meucci.
“La Fortezza da Basso è un gioiello di architettura e arte - ha detto il sindaco Dario Nardella - e un centro polifunzionale che serve a ospitare grandi eventi, congressi e fiere della nostra città e di tutta la Regione. È l’unico polo fieristico-congressuale italiano che si trova vicino alla stazione dell’Alta velocità e questo ci rende molto competitivi sui grandi eventi, sui congressi e sulle fiere, attività che portano posti di lavoro e sviluppo economico per il nostro territorio”. “Vogliamo fare della Fortezza il polo fieristico-congressuale più importante del centro Italia dopo Roma - ha continuato il sindaco -, che possa ambire a candidare Firenze a ospitare eventi e congressi internazionali da qui ai prossimi anni. Siamo molto soddisfatti e grati per la collaborazione proficua che c’è tra i vari enti coinvolti. C’è un lavoro di squadra che consegnerà a Firenze e alla Regione Toscana una struttura che è allo stesso tempo un gioiello di architettura e di innovazione”.
L’accordo di programma tra gli Enti ha delineato un orizzonte di interventi compresi tra il 2019, anno di avvio del primo lotto di restauri del valore di 2 milioni di euro delle cortine murarie afferenti il bastione Bellavista (ultimate ad aprile 2021), e il 2025, anno in cui saranno ultimate le opere di restauro dei bastioni esterni, la realizzazione dei nuovi padiglioni Bellavista (attualmente in corso di progettazione esecutiva) e Cavaniglia (in corso di progettazione definitiva) e la riqualificazione funzionale dei padiglioni Machiavelli (in corso di progettazione definitiva) e Spadolini di cui si prevede l’avvio delle attività di progettazione a partire dal 2023. Per i bastioni sono in corso di esecuzione il tratto Rastriglia-Porta Santa Maria Novella (fine lavori previsto per ottobre 2022 per un investimento di 1 milione e 752mila euro), in gara il Mastio-Cavaniglia (inizio lavori previsto a settembre 2022 e fine a settembre 2024 per un investimento totale di 2 milioni e 709mila euro), mentre per il tratto Imperiale-Strozzi, che completa il circuito murario che delimita la Fortezza, è in corso la progettazione esecutiva (inizio lavori previsto a febbraio 2023, fine a febbraio 2025 per un investimento totale di 1 milione e 206mila euro).
In sintesi l’accordo è finalizzato all’individuazione degli interventi relativi al primo stralcio del Piano di recupero della Fortezza da Basso approvato dalla giunta comunale nel 2015 (primo intervento sulle mura e padiglioni Bellavista, Machiavelli, Cavaniglia e Spadolini) e alla definizione dei tempi di realizzazione ed erogazione delle risorse necessarie. Con la firma dell’accordo è stata individuata anche una prima tranche di finanziamento di poco più di 68 milioni di euro (di cui fanno parte anche 20 milioni e 100mila euro del Patto per Firenze), rispetto all’orizzonte complessivo di 140 milioni stabilito dal progetto preliminare redatto per l’attuazione del Piano di recupero, equamente distribuiti tra gli Enti proprietari e viene attribuita al Comune di Firenze la funzione di stazione appaltante.
Per il padiglione Bellavista (investimento di 19 milioni e 800mila euro per un totale di 4.463 mq di superficie) il raggruppamento di professionisti coordinato dallo studio Hydea spa sta lavorando alla progettazione esecutiva. Secondo il cronoprogramma l’ultimazione della procedura di gara e l’aggiudicazione dei lavori è prevista a gennaio 2023, l’inizio dell’intervento nel mese di febbraio dello stesso anno e la fine a luglio 2024. Il nuovo padiglione sarà costruito nell’area compresa tra l’Opificio delle Pietre Dure, l’ex liceo Machiavelli e il padiglione Arsenale, area attualmente occupata dall’ex magazzino del tribunale e dal padiglione temporaneo Rastriglia, che saranno demoliti. Il progetto prevede la realizzazione di un piano interrato di 1.289 mq prevalentemente destinato alla ristorazione, allo stoccaggio e ai servizi igienici; un piano terra di 2.871 mq interamente dedicato ad attività congressuali e fieristiche e un primo piano di 303 mq per gli impianti e l’accesso alla copertura composta da giardini, terrazze e percorsi esterni, che diventerà una nuova terrazza urbana. La parte di copertura rivolta verso il bastione di Bellavista sarà aperta e praticabile con aiuole, sedute e una pavimentazione in gres del colore della pietra naturale, mentre la parte di copertura rivolta verso la Porta di Santa Maria Novella sarà un tetto verde non praticabile coltivato a prato selvatico per contribuire alla biodiversità e creare ambienti naturali adatti agli insetti impollinatori e alle fioriture spontanee. Nel dettaglio, l’edificio prevede una caffetteria al piano interrato di 327 mq); un piano terra con sala espositiva (suddivisibile in due sale con pareti manovrabili) da 2.381 mq; un piano primo con spazi scoperti per gli impianti tecnologici e accesso alla copertura (303 mq). L’organizzazione funzionale dell’edificio prevede una sala congressuale plenaria da 2.528 posti, sala A da 1.112 posti e sala B da 701 posti, e una sala espositiva. Il prospetto rivolto a sud, verso la Porta di Santa Maria Novella, è fortemente caratterizzato dalla grande pensilina a sbalzo che coprirà la cavea a gradoni esterna. Il prospetto che guarda verso il padiglione dell’Arsenale invece è il più vivace, complesso e architettonicamente composito: la parte bassa del prospetto è prevalentemente formata da una cortina continua in alluminio e vetro, con aperture che danno accesso all’interno del nuovo padiglione, poste sostanzialmente in asse con l’apertura centrale dell’Arsenale, in modo da creare chiare, dirette modalità di collegamento visivo e continuità di frequentazione fra questi spazi e le relative funzioni; le parti laterali e tutto il livello alto di questo prospetto saranno rivestite con pannellature in cotto, tanto in omaggio al trattamento delle mura della Fortezza quanto in continuità con le indicazioni di atti e progetti precedentemente redatti per la Fortezza, ma declinate secondo tecniche e senso del tutto contemporanei; il prospetto nord che guarda verso le mura e verso il bastione Bellavista ha caratteristiche analoghe a quello orientale, presentando al piano terra ampie vetrate con profili in alluminio e, nelle porzioni laterali pannellature in cotto, una pensilina con intradosso con pannellature metalliche microforate e parapetto vetrato come per il fronte est; il prospetto verso l’edificio che ospita l’Opificio delle Pietre Dure è legato principalmente alle attività a servizio del padiglione stesso, garantite dai percorsi carrabili presenti; infine la parte alta ospita il lungo percorso arredato a verde che dal fronte sud conduce fino alla passerella di collegamento con le mura della Fortezza.
Il padiglione Cavaniglia (investimento complessivo pari a 17 milioni e 971mila euro) sarà demolito e ricostruito e manterrà una superficie totale di 3.600 metri quadrati. La nuova struttura sarà distanziata dalle mura come previsto dal Piano di recupero, avrà un tetto verde e due piani fuori terra mantenendo il collegamento interrato con l’adiacente padiglione Spadolini. Attualmente è in corso la progettazione definitiva a cura del raggruppamento di professionisti coordinato dallo studio Politecnica, che sta realizzando anche la progettazione definitiva del padiglione Machiavelli.
Quest’ultimo, superficie complessiva di 3.250 mq distribuita su 3 piani di cui uno interrato fuori terra e tre fuori terra (questi ultimi collegati esternamente da una scala e un ascensore), sarà restaurato completamente. L’inizio dei lavori del padiglione Machiavelli è previsto nel mese di luglio 2023 e la fine ad agosto 2024 per un investimento di 1 milione di euro. Ai piani terra, primo e secondo ci saranno la biglietteria, l’accoglienza e le sale conferenze, mentre al piano interrato troveranno spazio i magazzini e i locali degli impianti elettrici e meccanici.
L’intervento per il nuovo padiglione Spadolini, del valore di 23 milioni e 133mila euro, è in programmazione e l’avvio della gara per l’affidamento della progettazione è prevista per il prossimo mese di giugno. (fp)
Dichiarazioni Camera di commercio Firenze e Firenze Fiera
“La Camera di commercio è convinta che l’infrastruttura fieristica e congressuale sia, e sempre più debba essere, un motore di crescita per l’economia fiorentina e regionale - ha detto il presidente della Camera di commercio Firenze Leonardo Bassilichi -: per questo ha deciso di impegnare 48 milioni di euro nella Fortezza, l’investimento più consistente nella storia ultrabicentenaria dell’ente che presiedo, somma destinata alla valorizzazione dell’immobile e all’adeguamento delle attrezzature”. “L’operazione, tra l’altro, è complementare ad altri interventi infrastrutturali in corso di definizione - ha continuato -, come la nuova stazione dell’Alta velocità e l’adeguamento dell’aeroporto, e potrà avere un’ulteriore accelerazione proprio con il loro completamento. Il quartiere fieristico e congressuale, grazie anche alla sua collocazione centrale, rappresenta un valore aggiunto che poche altre città nel mondo hanno, in grado di promuovere ai massimi livelli le eccellenze del made in Italy e del made in Tuscany e di attrarre migliaia di visitatori qualificati”. “A fronte di questo investimento - ha concluso Bassilichi -, adesso dobbiamo lavorare affinché la struttura sia valorizzata al massimo con la realizzazione di un adeguato calendario di eventi, di iniziative e appuntamenti convegnistici”.
“Ringrazio gli azionisti e i proprietari per la lungimiranza e l’impegno economico messo su una delle opere architettoniche più belle e prestigiose a livello europeo - ha detto il presidente di Firenze Fiera Lorenzo Becattini -, con la consapevolezza che questo intervento di riqualificazione della Fortezza debba essere condotto in piena collaborazione con l’azienda per far si che le nostre attività in programma - per le quali abbiamo preso impegni contrattualizzati fino al 2027 compreso - possano proseguire e non bloccarsi come ha sottolineato il sindaco Nardella”. “Nei giorni scorsi abbiamo approvato il piano strategico di rilancio relativo agli anni 2022-2025, che traccia le linee strategiche e il percorso futuro della società sottolineando un’attenzione al complesso delle attività fieristiche, congressuali e degli eventi che sono la vera ricchezza che possiamo portare a Firenze, all’Area metropolitana e alla Toscana”. “Aggiungo che, come è noto a tutti, Firenze Fiera sta avviando un disegno di potenziamento attraverso la ricerca di altri azionisti. In questo contesto la ristrutturazione della Fortezza e l’apertura, nel giugno prossimo, del nuovo Palazzo degli Affari sono elementi di assoluta competitività utili per intercettare eventuali nuovi interessi attrattivi nei confronti della società. Siamo convinti che una Fortezza sempre più bella, con nuove aree espositive e nuovi padiglioni versatili e supertecnologici, nel centro della città e ben servita dai mezzi, possa costituire un’importante leva per l’acquisizione di nuovi capitali insieme ad una strategia di alleanze concordate con gli azionisti.