"Leggendo l'ultimo della interminabile sfilza di decreti emanati dal Governo, il cosiddetto decreto rilancio, salta subito agli occhi una grave lacuna, già da noi sottolineata più volte anche in precedenza: manca ogni tipo di intervento a sostegno della scuola paritaria, in particolare per il percorso elementari - superiori". Queste le parole di Jacopo Cellai, Capogruppo di Forza Italia e Coordinatore Azzurro cittadino, e di Giampaolo Giannelli, Vice Coordinatore Provinciale di Forza Italia.
"Dobbiamo probabilmente ricordare al Premier Conte, alla Ministra Azzolina, e alle quattro sinistre che sostengono questo Governo - attacca Cellai - che servizio pubblico non vuol dire certo monopolio statale, ma anzi, una sana competizione tra modelli educativi è virtuosa. Stupisce - precisa Cellai - che tanto la task force che si doveva occupare dei problemi del mondo della scuola, quanto gli esponenti nazionali, regionali, locali, dei vari partiti che sostengono questo Governo, non si siano accorti di questa grave carenza.
Forza Italia farà di tutto, proponendo gli adeguati emendamenti, affinché in sede di conversione del decreto si corregga questa grave stortura".
"Il decreto infatti - sottolinea Giannelli - contiene soltanto indicazioni, per quanto con cifre non adeguate, per un intervento di sostegno nella fascia 0-6 anni, asili nido e scuola per l'infanzia. Per il resto, niente. Come se il mondo delle scuole paritarie, col ruolo educativo fondamentale portato avanti nel corso degli anni, non esistesse. Ci chiediamo quindi - prosegue Giannelli - quale possa essere il vero intento del Governo. Se è quello di mettere una pietra tombale sulla scuola paritaria, facendo si che vi sia la chiusura di questi istituti, allora la strada intrapresa è sicuramente quella giusta, a scapito delle famiglie, degli alunni, delle associazioni, degli operatori di settore".
"Questo Governo pare dimenticarsi - proseguono i due esponenti azzurri - che come insegna il Nobel Von Hayek, concorrenza equivale a diffusione della conoscenza, innovazione, stimolo a migliorare e migliorarsi. Se le scuole paritarie svolgono un servizio essenziale (ed è evidente che è così, sopperendo spesso a quelle che sono carenze del servizio pubblico) il Governo deve mettere in condizioni le famiglie di poter scegliere anche il modello educativo privato, garantendone quindi la sopravvivenza".
"Perfino la laica e socialdemocratica Svezia mantiene chiare condizioni di parità in tal senso.
Faremo quindi di tutto, a tutti i livelli - concludono Cellai e Giannelli - affinché al decreto siano apportate le doverose correzioni (ci sono molti modi; suggeriamo ad esempio, una detrazione fiscale per le famiglie pari almeno alla metà del costo pro capite di ogni figlio mandato all'istituto) perché non è concepibile che nel 2020 lo Stato finga di non conoscere l'esistenza di un modello educativo alternativo al servizio pubblico, ed anzi agisca per favorirne la cessazione". (fdr)