Questo il testo della comunicazione effettuata oggi in Consiglio comunale dalla consigliera Donella Verdi per ricordare la Giornata internazionale per l’aborto libero e sicuro tenutasi lo scorso 28 settembre
"Il 28 di Settembre nella Giornata Internazionale per l’aborto libero e sicuro, si sono tenute numerose manifestazioni nel Paese e a Firenze.
A Firenze l’iniziativa è partita con un volantinaggio all’ingresso dell’ospedale di Careggi per poi proseguire in Piazza Santo Spirito dove NonUnadiMeno ha dato conto dell’indagine sui consultori fatta ad oltre 500 donne. Sono seguite letture, performance, canti per chiedere la piena applicazione di una legge ormai in vigore da 40 anni e che incontra ancora molti ostacoli con oltre l’80 per cento di obiettori.
La Rete Nazionale Molto+di 194 ha tenuto nella stessa giornata, alla Camera dei Deputati, una Conferenza con lo scopo di richiamare l’attenzione del Governo sulla realtà dell’aborto in Italia e sulla mancanza di una politica di prevenzione attraverso la contraccezione e per la rimozione degli ostacoli che impediscono un aborto libero e sicuro.
E’ stata lanciata una petizione dal Comitato per la Contraccezione Gratuita e Responsabile che in pochi mesi ha raccolto oltre 63.000 firme per riportare alcuni contraccettivi nella fascia gratuita e per dare una maggiore informazione sulle modalità di ricorso all’aborto e per la promozione di quello farmacologico perché meno invasivo e più appropriato per la salute delle donne, chiedendo al contempo di portare il limite per farvi ricorso a 9 settimane come prescrive l’Agenzia Europea del Farmaco e come non abbia senso il ricovero ospedaliero di 3 giorni per la somministrazione del farmaco per l’aborto medico, mentre sarebbe sufficiente e meno dispendiosa la somministrazione attraverso ambulatori e consultori.
In Toscana, dove l’aborto farmacologico si effettua già in day hospital, il Tavolo regionale sulla 194, ha elaborato un documento, per la contraccezione gratuita e per la deospedalizzazione dell’aborto farmacologico attraverso ambulatori e consultori, che verrà consegnato alla Giunta affinché venga predisposta la delibera attuativa.
Occorrono maggiori investimenti e maggiore informazione per la prevenzione delle gravidanze indesiderate, partendo anche dall’educazione sessuale nelle scuole di ogni ordine e grado, dalla conoscenza e diffusione dei metodi contraccettivi, compresi quelli di emergenza e perché la contraccezione torni ad essere gratuita e soprattutto perché sia assicurata alle donne la libertà di scegliere". (fdr)