Stamani sulla Torre di Arnolfo la cerimonia per la pace alla presenza dei consiglieri comunali Luca Milani e Dmitrij Palagi
Si è rinnovata sulla Torre di Arnolfo la cerimonia per la pace alla presenza dei consiglieri comunali Luca Milani (PD) e Dmitrij Palagi (SPC) e della delegazione della città di Gifu rappresentata da Kazuko Usui e dell’associazione giapponese di Firenze che da anni segue la cerimonia del 9 luglio.
La Martinella è tornata a suonare per ricordare il tragico bombardamento della città giapponese di Gifu. Firenze, che con Gifu ha un ultratrentennale patto di amicizia, ricorda l’evento con una cerimonia che si svolge sulla Torre di Arnolfo di Palazzo Vecchio e che, come momento clou, fa risuonare per cinque minuti i rintocchi della Martinella, la campana che chiamò, l’11 agosto 1944, all'insurrezione ed alla battaglia che poi portò alla fine della guerra a Firenze.
“È un appuntamento molto importante per tutta la comunità fiorentina. Il dialogo, l’accoglienza, il rispetto della persona umana, restano i presupposti indispensabili per una civile convivenza tra i popoli ed è per questo che al centro del ricordo di quanto è successo a Gifu il 9 luglio 1945 vi è una riflessione sulle priorità e sulle politiche più efficaci per la promozione della pace, dei diritti umani e di cittadinanza, nella convinzione che anche le piccole comunità possono dare un grande contributo alla costruzione di una pace duratura. Oggi – ha detto il consigliere PD Luca Milani – condividiamo il dolore di Gifu, ma conserviamo anche in questo momento drammatico per l’Europa e per il Medio Oriente la comune speranza di Pace. E dalla Torre di Arnolfo chiediamo ancora, ad alta voce: Pace”.
“Come gruppo consiliare – ha aggiunto per Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi – continueremo a portare avanti l’impegno per una Firenze che non viva solo evocando il suo passato, anche come Città di Pace, ma agisca concretamente nel quotidiano. Troppi i conflitti dimenticati, che si aggiungono alle tragedie che talvolta conquistano la centralità dell'attenzione pubblica. A fianco della Martinella si gode della vista del nostro territorio. La politica non deve mai dimenticarsi che nessun monumento e nessun potere può valere la vita di una persona, rifiutando radicalmente l'uso della violenza come mezzo di sopraffazione. Troppo spesso il sistema istituzionale chiude gli occhi rispetto a chi fa profitto sulla morte e segue logiche lontane dalla tutela della dignità dei popoli, illudendosi dell'esistenza di crociate del bene contro il male”. (s.spa.)