Si è tenuta ieri nella Sala di Firenze Capitale, la presentazione del volume “Carteggio”
Carlo Ludovico Ragghianti - Amintore Fanfani a cura di Tiziano Torresi.
“Voglio ringraziare gli intervenuti – spiega il presidente del Consiglio comunale Luca Milani – per il contributo portato durante la presentazione, Andrea Becherucci, Senior Archivist and Historian, Historical Archives of the European Union; il Professor Cosimo Ceccuti, Presidente della Fondazione Spadolini - Nuova Antologia; Sergio Risaliti, Direttore del Museo del ‘900.
Ringrazio ovviamente Paolo Bolpagni, Direttore della Fondazione Licia e Carlo Ludovico Ragghianti e Matteo Mazzoni, Direttore dell’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea di Firenze.
Dal carteggio tra i due protagonisti del dopoguerra vengono fuori due figure estremamente diverse, nel pensiero e nell’azione politica pur con alcune caratteristiche comuni essenziali, lo spirito democratico, antifascista e la passione per la politica.
Altra passione in comune è quella dell’arte; non tutti lo sanno, Amintore Fanfani oltre ad un appassionato è stato un pittore di buon livello, secondo Ragghianti.
Ragghianti per la città di Firenze ha ricoperto un ruolo essenziale a partire dal comando del CTLN che ha permesso la lotta di liberazione della città, all’appello alle arti rivolto al mondo perché gli artisti più famosi si adoperassero per portare conforto, con le loro opere, alla città del post alluvione, sviluppando in questo modo una nuova visione culturale della città per far coesistere l’arte contemporanea all’immenso patrimonio monumentale ed artistico rinascimentale. Queste donazioni e questa visione sono state alla base della creazione del Museo del ‘900, unico museo pubblico di arte contemporanea in città che ha sede in una delle piazze più belle, Santa Maria Novella.
Amintore Fanfani in città è sicuramente ricordato per il piano casa INA Casa, che ha consentito la realizzazione di circa mille alloggi e la realizzazione del quartiere dell’Isolotto.
Quartiere oggi riscoperto per vivibilità, scelte urbanistiche e senso di comunità; ancora molto forte dopo l’esperienza che passa dalla sua costituzione, dal ‘68 agli anni ’90, con la comunità di base e lo spirito civico e sociale che ne è derivato.
Due figure importanti, che nessuno immaginava avessero una sincera e profonda stima reciproca che invece emerge – conclude il presidente del Consiglio comunale Luca Milani – dalle lettere raccolte nel volume presentato ieri.
Ringrazio sentitamente il Dott. Becherucci, il Professor Ceccuti e il Dott. Risaliti per i loro interessantissimi interventi. Con eventi di questo tipo si promuove la cultura e la conoscenza, e sono onorato di poterlo fare dalle Sale di Palazzo Vecchio, cuore della vita pubblica e politica della città”. (s.spa.)