Il presidente del Consiglio comunale Luca Milani ha ricordato la scarcerazione di Patrick Zaki, la scomparsa di Enrico Pieri e la commemorazione di Samb Modou e Mor Diop

“Il 10 dicembre di 73 anni fa, in un mondo che era appena uscito da due conflitti mondiali in meno di mezzo secolo, a Parigi si compiva un atto storico nel riconoscimento e nella proclamazione dei diritti, della dignità e delle libertà individuali della persona. L’Assemblea generale delle Nazioni Unite, ha approvato e proclamato – ha ricordato il presidente del Consiglio comunale Luca Milani – la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, ad oggi il documento più tradotto al mondo.

C’è un filo che lega la dichiarazione dei diritti umani con alcuni fatti di questi ultimi giorni.

Il primo; è doveroso, come città di Firenze, gioire per la liberazione di Patrick Zaki, per il quale tanta mobilitazione è stata fatta in Italia ed in città. Sapendo bene che il percorso giudiziario in Egitto per Patrick non è certamente finito. È necessario – ha aggiunto il presidente Milani – che i paesi democratici mantengano alta l’attenzione sulla vicenda e che continui la pressione dei Governi, degli Stati e della popolazione verso l'Egitto affinché cessi la soppressione dei diritti e delle libertà.

Il secondo; è doveroso ricordare anche Enrico Pieri, uno degli ultimi superstiti dell’eccidio nazifascista di Sant’Anna di Stazzema ,in provincia di Lucca, nel quale il 12 agosto 1944, il giorno dopo la liberazione di Firenze, mentre la città cominciava la sua battaglia per una completa e definitiva liberazione, morirono 560 persone di cui 130 bambini. Enrico Pieri aveva appena 10 anni e da allora ha dedicato tutta la sua vita a far conoscere la strage e a promuovere la pace con i campi sulla Pace tra giovani italiani e tedeschi.

Il suo pensiero andava sempre ai giovani e all’Europa intesa come unione di nazioni che con i valori di pace e solidarietà e sviluppo è stata capace di contribuire a 70 anni di pace.

Infine la commemorazione di stamani in ricordo di Samb Modou e Mor Diop, senegalesi uccisi il 13 dicembre del 2011 in Piazza Dalmazia, per razzismo.

Questi fatti si legano strettamente ai principi sacrosanti scritti nei 30 articoli della Dichiarazione – ha concluso il presidente del Consiglio comunale Luca Milani – e, a questi, dobbiamo sempre ispirarci per superare gli ostacoli che ancora abbiamo di fronte e che sono ancora troppo radicati nell'essere umano”. (s.spa.)

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