Lorenzo Masi (Capogruppo MoVimento 5 Stelle): “Bus turistici in città. Presentato l’ennesimo question time per fare il punto sui controlli in corso e sui furbetti degli OBU”

“Abbiamo scoperto ieri – grazie ad una nostra precisa domanda in Consiglio comunale – che per le nostre strade ci sono ben 308 bus turistici che hanno richiesto e ottenuto l’OBU, il dispositivo di geolocalizzazione dei mezzi in città” dichiara il Capogruppo in Palazzo Vecchio del M5S Lorenzo Masi.

“Sempre di ieri è la notizia che nessun controllo è mai stato effettuato da parte del Comune su questi mezzi e non esiste ad oggi nessun sistema sanzionatorio per i furbetti, ossia quelli che hanno installato l’OBU – ottenendo a prezzo ridotto il ticket d’accesso alla ZTL Bus – ma poi hanno pensato bene di disinstallare il dispositivo e circolare liberamente h24 per trasportare turisti a volontà nel nostro centro storico”.

“È evidente che la situazione sta sfuggendo di mano all’Amministrazione, prova ne è che l’implementazione dei controlli sui servizi turistici rientra tra i 10 punti del Piano per un turismo sostenibile varato la scorsa settimana dalla Sindaca Funaro e dall’assessore Vicini” prosegue il consigliere.

“Ebbene, visto che gli ultimi controlli noti che l’Amministrazione ha effettuato sui bus turistici risale a Ferragosto e – ricordiamolo – in quella occasione erano emersi diversi trasgressori – è giunto il momento di chiedere di nuovo conto”.

“Per questo motivo abbiamo presentato un nuovo question time, chiedendo un report dei controlli svolti dal Comune nel periodo 15 agosto - 15 novembre, ma anche per sapere quali misure intende attivare contro i furbetti dell’OBU”.

“Su quest’ultimo punto abbiamo anche già presentato una mozione, perché riteniamo che occorra una verifica su tutti i permessi rilasciati per l’ingresso nella ZTL Bus e un monitoraggio maggiore sull’utilizzo degli stessi”.

“Non dimentichiamo infatti che l’Amministrazione ha già gli strumenti per intervenire - penso allo Scudo Verde e alla control room - ma ancora non è noto come il Comune intenda utilizzarli al fine di individuare i comportamenti scorretti. Direi che il momento delle decisioni non può più essere rimandato” dichiara Masi. (s.spa.)

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