“La mia piena solidarietà alla comunità ebraica di Firenze, che dopo le due manifestazioni di sabato, delle quali solo una autorizzata, si è sentita colpita e derisa.
Solamente accostare quanto accaduto con la Shoah, cioè lo sterminio premeditato, costruito, pensato e organizzato di una popolazione con l’attuazione di misure di prevenzione e contenimento del diffondersi della pandemia, lascia veramente allibiti. È, ancora una volta, il tentativo di minimizzare fatti storici, banalizzarli e, in qualche modo – spiega il presidente del Consiglio comunale Luca Milani – renderli meno mostruosi.
La croce giudaica, con la quale nei campi di sterminio, venivano identificati gli ebrei, non può essere utilizzata per significare altro perché nient'altro è minimamente paragonabile.
Le due manifestazioni inneggianti alla libertà, senza distanziamenti né mascherine, auto promosse via web, cadono nel paradosso di essere loro stesse anti-liberali e antidemocratiche visto che alcuni di loro se la sono presa con un giornalista di Fanpage che stava facendo il proprio lavoro.
“Libertà”; “Libertà”; “Libertà”. Questo lo slogan gridato dalla protesta. Ogni volta che l’ideologia prende possesso di una parola mutandola in bandiera, la deforma, la modifica, la stravolge.
Sta capitando esattamente questo al concetto di libertà.
È la base delle nostre democrazie liberali, il principio della nostra Costituzione dopo i 20 anni di fascismo e la Monarchica. Su questo concetto – prosegue Milani – si poggiano i diritti di ognuno ma anche gli obblighi reciproci, che si combinano e si intrecciano costantemente in quella che è la nostra società. In questo senso la libertà appartiene a tutti e non può essere appannaggio di una parte perché è una condizione che si realizza per l'intera collettività.
Finché con la pandemia l’emergenza ha modificato il quadro di riferimento è inevitabile che si venga a modificare anche il principio di libertà. E questo nella prima fase della pandemia è stato accettato e condiviso, poi è prevalsa un’altra esigenza, quella individuale su quella collettiva.
Le preoccupazioni per le proprie attività, per il proprio lavoro, per il proprio futuro hanno prevalso. È compito della politica però mantenere un’etica di condotta nelle scelte: prudenza e responsabilità, devono essere le parole guida, poi occorre contemperare politiche di apertura con provvedimenti di salvaguardia. Essere liberi – conclude il presidente del Consiglio comunale Luca Milani – non è un valore assoluto ma relativo, che va esercitato sapendo di far parte di una comunità. Ecco quindi che auspico una presa di distanza delle forza politiche da manifestazioni come quelle di sabato”. (s.spa.)