Luca Milani (Presidente del Consiglio comunale): “L’anniversario della consegna degli alloggi all’Isolotto”

“Il 6 novembre 1954 furono consegnate le chiavi di 750 alloggi realizzati nell’ambito del progetto INA-Casa all'Isolotto dal Sindaco La Pira, presente l’Arcivescovo Elia Della Costa.

Parte dalla consegna di questi alloggi – ricorda il presidente del Consiglio comunale Luca Milani – è stata narrata nel docufilm di Federico Micali presentato in anteprima nazionale proprio domenica 6 novembre nella sezione documentari del Festival Dei Popoli dal titolo: “Le chiavi di una Storia - la Comunità dell’Isolotto”.

Ero presente alla proiezione insieme al consigliere Palagi.

La storia è quella dell’Isolotto che si costituisce comunità, pur provenendo dalle parti più disparate, per dare vita insieme, a quella che doveva diventare una città satellite vera e propria, costituita non solo da case ma da servizi che allora mancavano completamente; la scuola, la parrocchia, la farmacia, l’autobus.

Poi questa comunità è stata al centro dell’attenzione mondiale; la contestazione del ‘68 si è estesa alla Chiesa e ad un’intera comunità che aveva praticato le idee del Concilio Vaticano II per una chiesa senza potere, che viene estromessa dal Vescovo Florit dalla propria Chiesa.

In un mondo diviso fra comunisti e cattolici, la comunità dell’Isolotto abbatte gli steccati, incontrando l’ostilità dei benpensanti ma attraendo molte persone che scoprono un nuovo Cristianesimo. Negli anni Sessanta – continua Milani – l’impegno per ottenere una scuola e la solidarietà in occasione dell’alluvione consolidano la comunità che, sul piano liturgico, aveva anticipato la stagione del Concilio Vaticano II. Nel 1968 le comunità di base cominciano a dialogare a livello nazionale. Il movimento giovanile le attraversa. L’Isolotto esprime solidarietà agli occupanti il Duomo di Parma che contestavano la curia locale.

Prende vita così nella piazza una realtà comunitaria, orizzontale, aperta agli ultimi e attenta alle disuguaglianze che continua fino ad oggi.

Negli anni Settanta la comunità resiste agli attacchi e segue le lotte sociali: per l’emancipazione femminile, contro la guerra e l’apartheid. Queste lotte proseguiranno anche negli anni successivi, in particolare con l’arrivo degli immigrati e gli interventi rivolti alle donne rom. Don Mazzi muore nel 2011 ma aveva già preparato la comunità alla sua partenza. Non si era mai posto come leader, ma come pari. Lascia un vuoto, ma la comunità continua, anche grazie alla guida di Sergio Gomiti.

La prima del documentario – conclude il presidente del Consiglio comunale Luca Milani – è avvenuta proprio nel giorno in cui si ricorda il ventennale del Social Forum di Firenze, dove le istanze di uguaglianza, di riscatto sociale, di attenzione e tutela all’ambiente, di diritto alla casa e al futuro per le nuove generazioni, trovano quella prosecuzione ideale che unisce le istanze della Comunità dell'Isolotto con quelle degli ultimi del mondo”. (s.spa.)

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