Luca Milani (Presidente del Consiglio comunale): “Trent’anni fa il trattato di Maastricht”

Il 7 febbraio 1992, esattamente trent’anni fa, veniva firmato a Maastricht, in Olanda, il Trattato sull’Unione europea: i 12 Paesi membri dell’allora Comunità europea – ricorda il presidente del Consiglio comunale Luca Milani – sancivano la nascita dell’Unione europea e, in prospettiva, della moneta unica. Il Trattato, che sarebbe entrato in vigore il 1º novembre 1993, definisce i cosiddetti tre pilastri dell’Unione, politico, economico e sociale, fissando le regole e i parametri necessari per l’ingresso di nuovi Stati. In trent’anni, l’Ue è cresciuta da 12 a 27 Paesi, nonostante l’uscita recente della Gran Bretagna. Molto resta ancora da fare sulla via dell’integrazione, verso la meta ultima e irrinunciabile d’uno Stato federale europeo.

A negoziare l’intesa, sotto la presidenza di turno del premier olandese, c’erano François Mitterrand e Helmut Kohl, John Major e Felipe Gonzales; protagonisti della politica europea. L’Italia era rappresentata da Giulio Andreotti, presidente del Consiglio, e Gianni De Michelis, ministro degli Esteri.

Le decisioni del Vertice di Maastricht furono il coronamento di una fase entusiasmante – e rimasta da allora senza eguali – dell’integrazione comunitaria, in cui l’Italia fu a più riprese protagonista e che ebbe il suo motore nella Commissione europea presieduta da Jacques Delors. Tutto era partito dal Vertice di Milano, sotto presidenza di turno italiana. Nel giugno 1985, che suggellò l’adesione alla Cee di Spagna e Portogallo e prese la decisione di completare il mercato unico.

In parallelo, il Parlamento europeo eletto a suffragio universale, aveva prodotto, sotto la spinta e con la visione di Altiero Spinelli, un suo progetto d’Unione europea.

Nel 1989, il crollo del comunismo e la riunificazione tedesca, resa possibile dalla caduta del Muro di Berlino, crearono il clima e le condizioni per dare finalmente corpo all’idea di Unione europea. Tutto avvenne in tempi molto stretti, per gli standard europei.

Ripensando oggi a quegli accadimenti torna alla mente che eravamo tutti un po’ euforici d’essere stati spettatori d’un momento storico dell’integrazione europea. E tutti – prosegue il presidente Milani – speravamo che il cammino verso l’Unione e verso gli Stati Uniti d’Europa fosse ormai tracciato e potesse essere rapidamente percorso, più rapidamente di quanto non sia poi avvenuto e non stia avvenendo.

Ai giovani che trenta anni fa non erano ancora nati e che hanno vissuto questi anni pensando che l’Unione Europea sia una conquista ormai irreversibile, va raccontata la storia della sua genesi e soprattutto – conclude il presidente del Consiglio comunale Luca Milani – il pensiero che ne sta all’origine che si sviluppa e prende forma in seguito agli orrori dei regimi nazionalisti nazisti e fascisti che hanno dato origine alla tragedia dell’Olocausto e alla persecuzione e allo sterminio di milioni di persone ricordate nel Giorno della Memoria ma anche nel Giorno del Ricordo”. (s.spa.)

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