Mossuto (Lega): “Foibe una pagina di storia ancora oggi poco conosciuta. Per troppo tempo dimenticata o sottovalutata dai libri di scuola”

Dichiarazioni del Capogruppo Lega in Palazzo Vecchio, Guglielmo Mossuto

“Oggi 10 febbraio 2025 si è celebrato il Giorno del Ricordo in memoria delle vittime delle Foibe. Il 10 febbraio è il Giorno del Ricordo, grazie al Governo Berlusconi. Una data che per noi ha un significato profondo: commemoriamo questa tragedia e l’esodo di migliaia di italiani costretti a lasciare le loro terre in Istria, Fiume e Dalmazia. Un dramma che per troppo tempo è stato dimenticato e che oggi, con orgoglio, abbiamo voluto onorare”.
“Io oggi c’ero, in via Guelfa, e sono orgoglioso di aver scoperto insieme ad altri la targa del ricordo. Mai dimenticare! Le foibe sono voragini naturali, tipiche del Carso e dell’Istria, nelle quali i partigiani Jugoslavi gettavano i cadaveri delle loro vittime per farle sparire. Oggi si continua a parlare di foibe in riferimento ai massacri ai danni degli italiani, che si verificarono tra il concludersi della seconda guerra mondiale e l’immediato dopoguerra, precisamente tra il 1943 e il 1947.
Le vittime dell’eccidio delle Foibe furono tra le cinquemila e le diecimila circa. Ad essere uccisi non furono solo fascisti e avversari politici, ma anche e soprattutto civili, donne, bambini, persone anziane e tutti coloro che decisero di opporsi alla violenza dei partigiani di Tito. Quella della strage delle Foibe è una storia tragica e disumana, a lungo rimasta nel silenzio, e solo negli ultimi anni portata alla luce. Per commemorare le vittime dei massacri delle foibe, nel 2005 è stato appunto istituito il Giorno del Ricordo”.
“Anche io vorrei capire come mai ancora nel 2025 ci siano ancora episodi di violenza e nessuno prenda provvedimenti seri per contrastare queste bestialità. Soprattutto nella città di Firenze che si professa attenta alle diversità. La città del “plurale”. Ci sono voluti 60 anni per rompere l'oblìo sul dramma delle foibe. Se ne parla sempre troppo poco. 
La memoria deve essere sempre viva e il sacrificio di queste persone onorato. Sempre!”. (s.spa.)

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