“Il tema è complesso ma vediamo il sistema politico indietro rispetto ai dibattiti tecnici soprattutto agli interessi economici”
Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi di Sinistra Progetto Comune
«Attuare e divulgare la critica agroecologica al sistema agroalimentare industriale. Diffondere le buone pratiche per salvare il mondo del cibo, il nostro pianeta e chi lo abita in ogni sua forma». Queste sono le parole di apertura della campagna Cambiare il campo (cambiareilcampo.org), che è arrivata nelle settimane scorse con un presidio sotto Palazzo Vecchio ed è stata ascoltata in audizione nella Commissione Ambiente insieme all’Accademia dei Georgofili (su posizioni opposte).
“Anche all’interno della nostra coalizione ci sono posizioni diverse sugli OGM e i TEA, ma ci preoccupa che a livello europeo esistano limitazioni che si provano ad aggirare insistendo su singoli dettagli (quali tipi di modifiche al DNA si apportano).
Ricordiamo come sul nostro territorio ci siano mercati contadini ed esperienze importanti che si pongono fuori dalle logiche della massima estrazione di profitto, guardando alla condivisione di conoscenze e a scambi sostenibili (sia sul piano sociale che ambientale).
In questo contesto, con un sistema politico arretrato rispetto al dibattito scientifico, in cui nemmeno si citano gli interessi economici dei privati (con un pubblico che spesso si limita a dialogare con le lobby) non possiamo che ringraziare chi ci ha proposto di presentare questa mozione.
È significativo che nella Commissione Ambiente di oggi ci sia stato un solo voto contrario, mentre tutti gli altri si sono orientati su non voto e astensione. Vedremo come andrà in aula, dove non faremo mancare il nostro voto favorevole, che oggi avrebbe determinato "parità" (ma non facciamo parte della Commissione direttamente interessata)”. (s.spa.)