“Anche se sono passati due giorni dal Consiglio comunale – ha detto la consigliera del Partito Democratico Patrizia Bonanni – vogliamo fare ancora tanti auguri al nostro Giancarlo Antognoni. Ho usato il termine nostro perché gli auguri sono condivisi da tutti i consiglieri e da tutta la città. Il suo talento in campo è sempre stato unito alla correttezza di vita. “Oggi ho visto esordire un campione” così Sandro Ciotti disse dopo la partita del 15 ottobre 1972 a Verona. Per 15 anni il nostro campione ha pennellato il Comunale di Firenze col passo del grande uomo e con la consapevolezza di far parte di un gruppo. È stato un’eccellenza ma non si è esaltato ed ha preso, con umiltà, per mano i propri compagni per raggiungere insieme, e non da solo, i risultati in ogni gara. È vero – aggiunge Patrizia Bonanni – l’essere rimasto a Firenze non gli ha dato la gioia di uno scudetto, anche se sfuggito per un pelo a Cagliari dopo un campionato fantastico. Nonostante quel 22 Novembre 1981 quando, per quattro mesi, non abbiamo avuto la gioia di vederlo in campo ma poi, il 21 marzo 1982, primo giorno di primavera tornò in campo e lottò fino alla fine. Sempre Sandro Ciotti il 25 aprile 1982 disse: “Antognoni porta i viola in Paradiso” e fu una festa per tutto il popolo viola perché quel giorno Giancarlo Antognoni tornò anche al gol proprio dopo quel terribile infortunio. Nonostante non abbia avuto la possibilità di giocare la finale del mondiale dell’11 luglio 1982 al Santiago Bernabeu tra Italia e Germania, ed io ero lì presente proprio perché avrei voluto vederlo in campo e la delusione fu tanta, sono convinta che Giancarlo Antognoni sia un uomo veramente fortunato perché dopo 35 anni nessun trofeo può valere l’amore e l’affetto che tanti uomini e tante donne ancora gli dimostrano. Sarebbe bello se molti ragazzi e ragazze potessero prendere Antognoni come esempio nello sport diventando così – conclude la consigliera PD Patrizia Bonanni – non un campione di altri tempi ma di questo tempo dove gli esempi virtuosi sono sempre più necessari. Di nuovo tanti auguri a te, campione, e che tu possa ricevere tanto bene come quello che ci hai donato”. (s.spa.)