"Sul ponte Vespucci sia fatta chiarezza tra tecnici dell'università e quelli del Comune"
Queste le dichiarazioni dei consiglieri del gruppo Firenze riparte a sinistra Tommaso Grassi e Giacomo Trombi e della consigliera Donella Verdi
"Che l'amministrazione comunale abbia ribadito nelle ultime ore che i ponti e i viadotti della nostra città siano monitorati e sotto controllo da parte del 'cervellone' permette sonni tranquilli e in questo periodo storico è solo un bene se si impiega la tecnologia per controllare i cedimenti e i problemi sulle arterie stradali. È solo un bene che il Comune dopo Genova si sia sentito in dovere di rassicurare i propri concittadini: rispetto alla spinta di delegare manutenzioni e monitoraggi a soggetti esterni tramite il global service, questa posizione di protagonismo nei controlli verso chi fa i lavori è per noi importante, anche se vorremo controllare che sia reale e non solo a parole."
"L'ufficio mobilità e nuove infrastrutture anche con l'entrata in vigore del global service che affitta alle società private anche ogni tipo di responsabilità penale e civile su quello che succederà sulle nostre strade, dovrà dedicarsi a controlli e dovrà segnalare lui stesso gli interventi più urgenti. Non possiamo permettere che come a livello nazionale si è fatto con Autostrade, a livello locale accada con AVR e soci: il Comune dovrà rimanere protagonista della gestione delle strade e non potrà far mancare le risorse per gli interventi di manutenzione."
"Proponiamo al sindaco, e alla ripresa dei lavori consiliari siamo pronti a mettere la richiesta nero su bianco qualora non dovessimo ricevere risposte positive, che venga consegnata al Consiglio una relazione sullo stato delle strutture di viabilità a Firenze così che ognuno abbia la responsabilità politica e amministrativa di informare la cittadinanza, dare le informazioni ufficiali e non basate sul proprio orientamento o credo politico e che sia possibile fare segnalazioni qualora siano riscontrate delle problematiche non evidenziate dall'amministrazione. Ci pare una proposta di buon senso. Infine sulla vicenda del ponte Vespucci, costruito dallo stesso Morandi del Ponte crollato a Genova, sia fatta chiarezza tra tecnici dell'università e quelli del Comune: i rischi possono essere più o meno gravi, ma non si può accettare che alcuni tecnici siano propensi a ritenere sicuro il ponte ed altri invece siano per chiuderlo al traffico. Certo non possiamo ritenere a rischio crollo tutti i ponti perché li ha costruiti lo stesso architetto, così come non possiamo, dopo quanto accaduto a Genova, credere che possano essere a rischio solo le strutture costruite da Morandi". (fdr)