Col Presidente del Consiglio comunale Luca Milani sono intervenuti la Direttrice del quotidiano “La Nazione” Agnese Pini, il Presidente della Fondazione Spadolini - Nuova Antologia, Cosimo Ceccuti ed il Presidente della Giunta regionale Eugenio Giani
Presentato nel Salone dei Duecento di Palazzo Vecchio il volume “Il Giornale del Mattino di Ettore Bernabei”, edito da Polistampa, a cura di Pier Luigi Ballini. Un colto e approfondito spaccato della vita culturale politica e sociale negli anni che vanno dal 1951 al 1956 allorché il giornale fiorentino era diretto da Ettore Bernabei negli anni del primo mandato del Sindaco Giorgio La Pira.
Molti i documenti di notevoli personaggi della sfera culturale cittadina che hanno contribuito ad arricchire il volume.
“Quello che è oggi Firenze, i valori costitutivi della nostra comunità, il nostro modo di vedere le cose, sono il frutto – ha detto il presidente del Consiglio comunale Luca Milani – di quella cultura e quell’azione politica che ha visto protagonista il Sindaco La Pira con tutti gli assessori ed i consiglieri della prima consiliatura. Tanti altri protagonisti hanno reso molto fertile il tessuto culturale di quel periodo a partire proprio da Ettore Bernabei e dai tanti giornalisti, allora giovani, che hanno avuto modo di crescere e di formarsi sperimentando nel “Giornale del Mattino“ nuovi format, rubriche, inchieste, impaginazione, fotografia. Tra i tanti – ha continuato Milani – mi preme ricordare Oriana Fallaci, una giovanissima aspirante giornalista. Le vicende che emergono dai singoli capitoli ci permettono di rileggere quel periodo e di comprende quanto sia stato significativo e determinante Firenze per l’assetto geo-politico dell’Italia, per l’assetto istituzionale e valoriale e anche per capire meglio ciò che è diventata la società italiana moderna, il suo costume, la sua evoluzione o, forse, involuzione. Tra tanti personaggi importanti citati, mi preme ricordare Sergio Lepri, storico direttore dell’ANSA che nel 2019, in Palazzo Vecchio abbiamo festeggiato nel suo 100° compleanno; in quegli anni braccio destro e determinate collaboratore di Bernabei.
Quello che traspare leggendo il libro è, senza dubbio, un giornale che fu fucina di idee e novità. La Nazione condivise con Il Giornale del Mattino persino le rotative, prima che quest’ultimo avesse le proprie. Il Quotidiano di Firenze per antonomasia – ha concluso il presidente del Consiglio comunale Luca Milani – non poteva non essere qui oggi a parlare di un grande giornale sebbene fosse un giornale concorrente. Ricordo che la Direttrice Agnese Pini ha avuto l’incarico il 1° Agosto 2019, proprio all’indomani dei festeggiamenti per la ricorrenza dei 160 anni di vita del quotidiano”.
La Direttrice de “La Nazione” Agnese Pini ha fatto un parallelo su come erano i quotidiani un tempo e cosa sono adesso. “Il Giornale del Mattino – per la Direttrice Agnese Pini – è stato un laboratorio importantissimo per Firenze e per l’Italia, anche dal punto di vista politico. Erano tutti personaggi che sapevano usare benissimo un doppio registro: quello della politica e quello della comunicazione. È stato un giornale moderno. Il Giornale del Mattino fu tra i primi ad utilizzare le foto, qualcosa al quale i lettori non erano abituati. La Nazione, ad esempio, non poteva permetterselo. Il Giornale del Mattino ruppe questi schemi. Era un giornale che faceva inchieste e trattava argomenti che oggi potremmo ritrovare su qualche qualche blog. C’è un tema che emerge, quasi quotidianamente, nella politica e che oggi è completamente scomparso ed è il tema della fede. Era presente nei protagonisti di allora: Bernabei, La Pira, Fanfani. Una parola che è, invece, completamente scomparsa nella politica nazionale di adesso. È sempre utile fare un tuffo nel nostro passato proprio perché le differenze che ci si possono scorgere ci offrono spunti per capire cosa siamo diventati oggi, ed anche cosa abbiamo perso”.
Oltre al presidente del Consiglio comunale Luca Milani ed alla Direttrice de “La Nazione” Agnese Pini sono intervenuti, oltre al curatore Pier Luigi Ballini, il Presidente della Fondazione Spadolini - Nuova Antologia, Cosimo Ceccuti ed il Presidente della Giunta regionale Eugenio Giani. (s.spa.)