Replica a Gianassi su Casapound, Grassi e Verdi (Frs): “Eppur si muove. Senza un attacco frontale, l'amministrazione avrebbe proseguito nel suo torpore agostano. E adesso che si è svegliata che intende fare?”

Sapevamo che più che la nostra riflessione contro Casapound, al Pd e alla Giunta avrebbe provocato una reazione le richieste di intervento a loro stessi” affermano Grassi e Verdi del gruppo Firenze riparte a sinistra. “Finalmente abbiamo visto, messe nero su bianco, parole che condividiamo, dal definire 'baracconata di Casa Pound' le passeggiate per la sicurezza, al ribadire che 'la legalità e la sicurezza vengono assicurate dalle istituzioni, in primis dalle forze dell'ordine' e che 'queste azioni - quelle di Casapound - sono da condannare punto e basta. Il nostro primo risultato l'abbiamo ottenuto nella serata di ieri: far intervenire ufficialmente il Comune e i suoi rappresentanti contro una iniziativa che aveva ricevuto solo silenzi assordanti e che non aveva visto prendere una posizione chiara all'amministrazione”.
Chiediamo all'assessore Gianassi e all'amministrazione Nardella, adesso che si è svegliata dal torpore agostano, che cosa intenda fare per bloccare le ronde, definite 'passeggiate della sicurezza' di Casapound, durante il mese d'agosto per le strade di Firenze? Una ordinanza, dei controlli mirati, una diffida scritta alla ripetizione della 'baracconata' che va condannata punto e basta? Ce lo dica e sicuramente non avremo paura a sostenerla apertamente e di fronte a qualsiasi critica – concludono Tommaso Grassi e Donella Verdi – ed in merito invece all'invito che ci ha rivolto Gianassi riguardo al pericolo per la democrazia che non sarebbe rappresentata né dal Pd né dalla giunta Nardella, siamo certamente d'accordo che si debba individuare il pericolo massimo nei movimenti politici che fanno dell'odio e del disprezzo verso gli altri le loro caratteristiche fondanti, ma non si può più neppure ignorare che questi hanno vita facile ed attecchiscono nei quartieri e sui territori dove il silenzio, l'indifferenza e la sottovalutazione prendono il sopravvento sull'indignazione, sulla lotta e i valori dell'antifascismo. Di questo, anche il Pd, senza distinzioni di corrente, o se ne renderà conto velocemente o quando lo farà sarà troppo tardi”. (s.spa.)

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