Queste le dichiarazioni della capogruppo Del Re (Firenze Democratica):
“Il cinema Spazio Uno in via del Sole, in pieno centro storico, era una sala che promuoveva una programmazione d’essai molto apprezzata sia dai residenti sia dalla comunità di studenti stranieri presenti a Firenze per la programmazione di film anche in lingua originale.
Anche per questa ragione, nella convenzione urbanistica stipulata nel 2022 con la proprietà dell’immobile, da assessora all’urbanistica mi adoperai per assicurare la permanenza della sala cinematografica nello stabile in questione, migliorandone anche l’accessibilità. Purtroppo, però, dopo il permesso edilizio rilasciato nell’estate del 2023 e il conseguente abbandono dei locali da parte dei gestori del cinema, i lavori paiono non andare avanti, e l’immobile è stato anche oggetto di inserzioni pubblicitarie per la vendita, in cui non si fa cenno peraltro dell’attività cinematografica.
Non vorremmo che il destino di questo immobile fosse simile a quello dell’ex Fulgor, e pertanto chiediamo alla Giunta di interloquire con la proprietà del medesimo per scongiurare la nascita e il protrarsi di un nuovo buco nero in città. Al contempo, evidenziamo che in questo caso abbiamo un gestore che è ancora disponibile e desideroso di svolgere in città l’attività cinematografica, che per il centro storico era particolarmente importante anche nell’ottica del mantenimento di funzioni culturali e di aggregazione sociale rivolte alla cittadinanza. Per questo, chiediamo altresì alla Giunta di supportare il gestore nella ricerca di uno spazio dove possa svolgere ancora l’attività cinematografica, valutando anche la possibilità di inserirlo all’interno dell’ex Caserma Santa Maria Novella, e auspichiamo una risposta alla richiesta di incontro che è stata inviata dai gestori a sindaca e giunta da oltre un mese.
Nell’attesa di ricevere risposta dalla Giunta - sperando che l’interrogazione venga assegnata all’assessore alla cultura per la prevalenza dell’aspetto delle politiche culturali per la città -, poniamo nel frattempo questo tema all’attenzione pubblica perchè dei cinema si parli non solo in termini di “buchi neri” o vincoli urbanistici, ma anche di gestori che sono disponibili a portare avanti la loro attività, con una programmazione di qualità da tutti amata. Se in città c'è un'offerta di qualità, i cittadini rispondono, come dimostra anche il successo delle arene estive”. (s.spa.)