A scuola nel mondo. Il presidente del Consiglio comunale Luca Milani ha incontrato 25 studenti dell’area fiorentina pronti a partire per un’esperienza di vita e di studio all’estero con Intercultura

Sono 25 gli studenti della zona di Firenze che sono in partenza per l’estero. Fanno parte dei quasi 1.700 studenti che hanno vinto il concorso di Intercultura e che questa estate vivranno un’esperienza di vita e di studio in uno dei 60 Paesi dove l’Associazione di volontariato sviluppa i suoi programmi.

Si tratta di studenti delle Scuole Medie superiori di Firenze, Empoli, Sesto Fiorentino e Prato. Due terzi di questi ragazzi affronterà questa esperienza grazie a una borsa di studio offerta da Intercultura, oltre che al sostegno di aziende, fondazioni ed enti. Il presidente del Consiglio comunale Luca Milani ha ospitato questi giovani, che hanno anche ricevuto anche una pergamena attestante la vincita del programma, nella sala Firenze Capitale di Palazzo Vecchio, alla presenza del presidente del centro locale di Intercultura, Cosimo Cecchi, del vice presidente della Fondazione Intercultura, prof. Carlo Fusaro e del rappresentante anziano del centro locale avv. Giovanni Petrocchi. Hanno partecipato all’evento anche quattro adolescenti stranieri che stanno vivendo l’esperienza di scambio di Intercultura nella nostra zona: Isidora dal Cile, Alma dalle Isole Faroe in Danimarca e Ivan dal Perù e Katerina dalla Repubblica Ceca, oltre agli studenti rientrati dalla loro esperienza all’estero.

“Nonostante la situazione che sta vivendo il nostro Continente – spiega il presidente del Consiglio comunale Luca Milani – con la guerra in Ucraina e la crisi economica che hanno modificato le nostre abitudini e anche la voglia di aprirsi al mondo è da apprezzare e da condividere il progetto messo in atto da Intercultura che promuove questi scambi tra studenti di varie nazionalità. Un modo per aprirsi al mondo – conclude il presidente del Consiglio comunale Luca Milani – e che coinvolge la nostra città che seppe, con il sindaco Giorgio La Pira aprirsi davvero al mondo diventando un punto di riferimento per l’Europa e per tutto il mondo”. (s.spa.)

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