"L'appello a Salvini di Nardella fa ridere. Non è una questione solo di numeri. Castrazione chimica per gli stupratori? Dove è stata adottata non ha diminuito le violenze"
Queste le dichiarazioni dei consiglieri del gruppo Firenze riparte a sinistra Tommaso Grassi e Giacomo Trombi e della consigliera Donella Verdi
"Prende nuovamente piede dopo gli episodi di violenza sulle donne e dell'incremento di spaccio in città, che ha portato ad un decesso di una giovane per overdose, il tema sicurezza a Firenze. Sembra che piuttosto che risolvere i problemi il sindaco Nardella si sia affidato nel corso del suo mandato solo a parole, parole e parole. Infatti impossibile non ricordare come, all'epoca di Minniti ministro dell'Interno, avesse promesso almeno 100 agenti in più in Città, per poi tradursi nel momento della firma del Patto per la sicurezza di Firenze, in soltanto tredici uomini e donne tra Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza, in più a Firenze. Personale che non è dato sapere se sia mai arrivato e in caso in qual numero."
"L'appello a Salvini di Nardella fa ridere perché sembra più teso a dimostrare, per scopi politici ed elettoralistici, che non manderà alcun agente in più piuttosto che a migliorare la collaborazione tra forze con competenze diverse. Quasi come se voglia dimostrare che Minniti era migliore di Salvini. Non è poi, in ogni caso, una questione solo di numeri: i mezzi e gli strumenti a disposizione del personale delle forze dell'ordine non è un aspetto secondario per valutare l'efficacia del servizio. Così come il coordinamento interforze che vede il Comune occuparsi anche di materie non proprie degli enti locali, pestando piedi e in maniera improvvisata, pur di dimostrare che qualcosa sta facendo. Un esempio su tutti l'addestramento di un cane antidroga del Comune: dovrebbe essere semplice verificare quante azioni sono state compiute dalla Polizia Municipale e quali risultati sono stati ottenuti. Lo faremo nelle prossime settimane. Eppure nonostante questa invenzione di Nardella proprio in queste ore una ragazza è morta di overdose di eroina, evidenziando che lo spaccio di droghe pesanti aumenta e non certo diminuisce in Città."
"In merito all'aggressione e allo stupro della ragazza sotto il ponte di Varlungo, esprimiamo tutta la nostra vicinanza alla ragazza e sottolineiamo come, dopo il caso di giugno scorso quando nella stessa area era avvenuto un evento analogo, sarebbe stato necessario intervenire per un maggior controllo della zona e provvedere ad una maggiore illuminazione di questa, come delle altre aree buie e isolate della Città.
Invece rispetto alla proposta di Salvini di eseguire la castrazione agli stupratori riteniamo che non risolva il problema in quanto dove adottato come metodo punitivo non ha visto la riduzione delle violenze nei confronti delle donne e non ha rappresentato un deterrente.
Per il contrasto alla violenza, che nella maggior parte dei casi avviene in ambito familiare e di conoscenza, è necessario incidere sui modelli culturali: crediamo che l'amministrazione se si batte per introdurre l'educazione civica nelle scuole, dovrebbe fare altrettanto per chiedere l'inserimento dell'educazione sessuale nelle scuole di ogni ordine e grado a partire già dall'infanzia". (fdr)